Il Patriarcato di Venezia propone per quest’estate a San Vito di Cadore due campi vocazionali dedicati a bambini e adolescenti.
L’obiettivo è vivere umanità e fede in modo armonico e integrale, immergendosi in una comunità di vita che permette di scoprire la propria vocazione come dono divino.
«Un aspetto fondamentale di questi campi è l’importanza delle relazioni personali», afferma Don Marco Zane, responsabile dei campi vocazionali e direttore del Centro diocesano vocazioni. «Partecipare a questi eventi permette anche di entrare in contatto diretto con alcuni seminaristi e comprendere più a fondo le loro esperienze quotidiane. Non è difficile riconoscere che, così come loro, anche i partecipanti condividono desideri e sfide simili. Incontrare giovani con le stesse aspirazioni e difficoltà crea un’opportunità preziosa per condividere e vivere insieme un’esperienza significativa».
Le due iniziative, pur con le loro differenze, condividono il comune intento di accompagnare i partecipanti nel loro percorso spirituale e vocazionale, mantenendo viva la tradizione del Patriarcato di Venezia.
La prima proposta, Comunità Giovanile del Seminario “San Giovanni”, è rivolta a adolescenti e giovani, ed è concepita come un’opportunità per esplorare un possibile percorso vocazionale. Questo campo, che si svolgerà nella Casa del Seminario a San Vito di Cadore dall’11 al 18 agosto, offre una settimana di intensa esperienza spirituale, caratterizzata da momenti di preghiera significativa, catechesi, meditazioni e attività di evangelizzazione.
La seconda proposta si rivolge ai bambini dalla 3ª elementare fino alla 3ª media. Questo campo, pur nella sua semplicità e adatto all’età, mantiene una componente di riflessione vocazionale. Non si tratta di una proposta anacronistica, ma di un’occasione per avvicinarsi a un possibile cammino vocazionale fin dalla giovane età. La figura di riferimento per questo gruppo è San Francesco Saverio, il quale, come fondatore dei Gesuiti, ha esteso la sua missione fino ai confini estremi, offrendo un esempio di dedizione e impegno.
Attualmente ci sono circa venti ragazzi iscritti al campo per chierichetti. Il campo per giovani, invece, è più intimo e limitato, con circa una decina di partecipanti. Questo perché si tratta di un’esperienza più personale e profonda.
Entrambi i campi offrono l’opportunità di trascorrere del tempo nella comunità del Seminario, combinando il riposo e la bellezza della montagna con momenti di riflessione spirituale.
«Per quando riguarda i giovani, sono ragazzi che sono segnati dal desiderio di vivere un’esperienza di fede forte e significativa; sono ragazzi intelligenti che hanno molte domande», prosegue don Marco. «Pertanto, molti aspetti del campo si sviluppano autonomamente attraverso la semplice interazione tra i ragazzi. Condividere esperienze e porsi domande reciproche è una parte fondamentale di questo processo».
Non si tratta solo di momenti di preghiera, ma di numerose occasioni di condivisione e di esperienza comunitaria. Vivere insieme, partecipare ad attività comuni e discutere apertamente permette ai partecipanti di immergersi in un’esperienza comunitaria profonda.
Per ulteriori informazioni si può scrivere alla mail: vocazioni.venezia@gmail.com
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