Sono 82 i bambini che sabato 9 novembre, all’Auditorium P. Frassati della parrocchia della Gazzera, a Mestre, parteciperanno a una delle iniziative tradizionali della comunità: il laboratorio di preparazione del San Martino. Un evento che, dopo un anno di stop, ritorna con una grande partecipazione e un programma ricco di attività per bambini e famiglie.
Il laboratorio, che avrà inizio alle 15, coinvolgerà i ragazzi delle scuole elementari, che, guidati dalle volontarie e dagli animatori, prepareranno e decoreranno il loro San Martino di pasta.
«L’iniziativa non solo stimola la creatività dei piccoli partecipanti, ma ha anche un forte valore simbolico», spiega Marco Forin, uno dei responsabili dell’evento. «Il San Martino, infatti, rappresenta un esempio di generosità e condivisione, come il Santo che, secondo la tradizione, condivise metà del suo mantello con un povero. Proprio in questo spirito di solidarietà, l’intero ricavato dell’evento sarà devoluto in beneficenza».
Una delle novità di quest’anno è l’introduzione di una castagnata alle 17.30, che darà l’opportunità alle famiglie di ritrovarsi in un momento di convivialità, assaporando castagne e popcorn, in un clima di festa e incontro.
«Questo evento non è solo un’attività per i più piccoli, ma un’occasione per l’intera comunità di ritrovarsi, rafforzando i legami sociali e il senso di appartenenza», aggiunge Marco.
L’iniziativa è infatti un’importante occasione di incontro, una delle parole chiave per questa comunità che sta iniziando a concentrarsi di più per favorire il dialogo e la collaborazione tra generazioni e diverse realtà sociali.
Il laboratorio di San Martino alla Gazzera è una tradizione che ormai si ripete da anni e che ogni anno coinvolge numerose famiglie.
Nonostante le difficoltà degli ultimi tempi, l’evento è tornato con una forza rinnovata, superando ogni aspettativa in termini di partecipazione e entusiasmo.
L’evento si avvale della presenza di circa 20 animatori, provenienti dalle scuole superiori, che aiuteranno i bambini a realizzare il loro dolce, e di un gruppo di circa 8 responsabili, principalmente giovani universitari, che si occuperanno dell’organizzazione generale.
Ogni bambino avrà la possibilità di portare a casa il proprio San Martino, come ricordo di una giornata di festa e solidarietà.
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