Foreste di larici che si trasformano in libri nei colori giallo e blu che richiamano i colori dell’Ucraina. Questa è l’immagine del cartellone della 28esima edizione di “Una Montagna di Libri” di Cortina D’Ampezzo, il Festival internazionale della letteratura, curato da Francesco Chiamulera e patrocinato e sostenuto dalla Regione del Veneto, che come primo ospite sabato 15 vedrà Pascal Bruckner, filosofo che per la prima volta in assoluto a Cortina presenterà il suo libro “La montagna come amica. Piccolo trattato di elevazione”. L’incontro, che si terrà alle ore 18 nella Sala Cultura di Palazzo delle Poste, apre ufficialmente la rassegna nata 14 anni fa, che in questa stagione estiva vedrà cinquanta appuntamenti e che da luglio fino ad ottobre coinvolgerà autori internazionali e scrittori italiani, tra cui il vincitore del Premio Strega e i cinque finalisti del Premio Campiello. Non mancheranno poi nomi significativi quali Bruno Vespa, che presenterà l’ultimo libro “Kennedy. Fu vera gloria? Amori e potere di un mito” (14 agosto), e Azar Nafisi, autrice del best seller “Leggere Lolita a Teheran”, che ad ottobre (data da confermare) terrà un incontro dedicato alle letture sovversive che contribuiscono a cambiare il mondo. Non mancherà il 13 agosto la maratona di lettura in cui cento lettori, in Piazza Silvestro Franceschi, leggeranno “Una questione privata” di Beppe Fenoglio nell’anno in cui ricorre il 60° della morte. La conca ampezzana sarà così animata da un’offerta culturale, volta al contrasto dell’analfabetismo di ritorno, destinata non solo ai residenti ma anche ai tanti turisti e villeggianti che si trasferiscono per la stagione estiva fuggendo dall’afa delle città.
Perché le montagne affascinano l’uomo? Questa è la domanda centrale nel libro di Pascal Bruckner che porta una riflessione sulla passione per l’alpinismo. Un tempo temute e poi rivalutate dopo Rousseau come il luogo del sollievo in opposizione alle città, l’attrazione verso le montagne nel tempo è aumentata sempre di più. Bambino tra neve e abeti, cresciuto in Austria e in Svizzera, l’autore ha un rapporto molto particolare con le alture. Pascal Bruckner mescola nelle pagine ricordi ed esperienze, letteratura e filosofia, rituali pratici e riflessioni sul senso della vita e sulla distruzione dell’ecosistema. Durante i mesi della rassegna saranno molti altri gli autori che si confronteranno su questo tema con storie di montagna e alpinismo, ma anche sulla stessa Cortina attraverso la ristampa a distanza di 50 anni dalla prima pubblicazione del libro “Geologia e fossili delle Dolomiti di Cortina e dintorni” di Rinaldo Zardini, paleontologo e naturalista di origine ampezzana che negli anni ‘80 rivelò che Cortina nasce su un’immensa frana. La nuova edizione, attualizzata con nuovi contributi circa le più recenti scoperte, sarà presentata il 16 luglio al Museo Paleontologico Rinaldo Zardini.
Diversi anche i temi di attualità. Il 21 luglio in particolare all’Alexander Girardi Hall si parlerà di cambiamenti climatici con Carlo Barbante, direttore dell’Istituto di scienze polari del CNR e docente dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, che presenterà il suo libro “Scritto nel Ghiaccio”. Un viaggio nel clima che cambia dall’Antartide alle Dolomiti, raccontato dopo aver eseguito diversi carotaggi nel ghiaccio. Atteso anche l’incontro del 22 luglio nella Sala Cultura di Palazzo delle Poste dedicato a Taiwan e al suo esperimento democratico dopo la dittatura. Parleranno di questo Stefano Pelaggi, autore de “L’isola Sospesa. Taiwan e gli equilibri del mondo”, e Giulia Pompili, autrice del libro “Al cuore dell’Italia”, scritto insieme a Valerio Valentini, che spiega come Russia e Cina stanno cercando di conquistare il Paese. Ci sarà poi un approfondimento anche sull’intelligenza artificiale con Nello Cristianini (7 agosto), che nel libro “La scorciatoia” spiega come le macchine sono diventate intelligenti senza pensare in modo umano.
Grazie al recente gemellaggio tra Cortina e Leopoli, l’attuale città di L’viv, che sta resistendo insieme a tutta l’Ucraina alla guerra in corso, durante il Festival si svolgeranno approfondimenti con autori ucraini e italiani. Il 28 luglio all’Alexander Girardi Hall si terrà la prima italiana con Yaroslav Hrytsak, uno dei migliori storici viventi dell’Ucraina, che presenterà il suo libro “Storia dell’Ucraina” nel tentativo di connettere le vicende di una nazione con le sorti del mondo. Altro incontro dedicato al tema sarà poi quello del 16 agosto attraverso l’analisi dei libri “Il tesoro di Putin” di Jacopo Iacoboni e “Brigate russe” di Marta Ottavini, che parleranno di come la resistenza in Ucraina cambi gli equilibri che raccontano nei loro libri. Programma in aggiornamento su: www.unamontagnadilibri.it.
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