«La cosa bella è che ci sono tutti, è la comunità che viene come una grande famiglia che si riunisce», spiega don Augusto Prinsen, cappellano della parrocchia di San Lorenzo di Mestre.
«Abbiamo deciso di partire senza pretese. L’anno scorso si era formato un gruppetto che c’era sempre», racconta suor Giulia, religiosa delle Figlie della Chiesa, che partecipa alla gestione della pastorale parrocchiale. «A volte sono le stesse persone, a volte sono nuove. Quest’anno siamo ripartiti venerdì 6 ottobre con una bella presenza, sia di giovani che di adulti».
L’appuntamento dei “venerdì di preghiera”, consolidato l’anno scorso, si ripropone ogni venerdì sera dalle 21 alle 22 nella chiesa mestrina di San Girolamo. La finalità dell’adorazione eucaristica è di ripartire dalla preghiera e dell’adorazione del Santissimo per pregare per la vita dei giovani. L’ora si svolge principalmente in silenzio ma occasionalmente viene animata dai gruppi della parrocchia.
«Crediamo tanto a questa iniziativa; la sensibilità va crescendo; questa opportunità proposta la sera ci fa aprire al territorio» afferma infine la suora.
«L’importanza di pregare per i giovani è legata al fatto che rappresentano, come dice il papa, il futuro della nostra società ma anche il presente perché tutto parte da questo momento di formazione della loro coscienza cristiana, del loro impegno a livello ecclesiale e sociale. Rappresentano quindi una forza su cui la società e la Chiesa devono investire», afferma suor Giulia.
D’altronde viviamo in un periodo storico più problematico da un punto di vista di sicurezze, di riferimenti e di valori. Pertanto, le strutture di riferimento educative e di fede devono rinnovarsi rispetto al passato, creando processi liberi e consapevoli per i ragazzi che vivono una ricerca esistenziale più tormentata e complicata ma che comunque nasconde dei lati profondi.
«Da un punto di vista spirituale – conclude la suora – prima di pensare a come avvicinare i giovani alla Chiesa, la priorità è metterli davanti al Signore e invocare la “grazia” perché sia lui a raggiungerli e ci faccia intendere come essere testimoni per loro».
Quest’anno nella parrocchia di san Lorenzo verranno inoltre proposti due cammini: quello di Avvento e quello di Quaresima.
Per l’Avvento si è deciso di invitare il professore Giuseppe Spimpolo, insegnante veronese che si occupa di temi legati alla sessualità e all’affettività.
Ci saranno tre appuntamenti: i sabati 18 e 25 novembre e sabato 2 dicembre al Laurentianum in piazza Ferretto alle ore 21. Questi incontri saranno dedicati principalmente alle giovani coppie; «molte persone che hanno fatto il corso prematrimoniale hanno manifestato il desiderio di continuare il cammino, così abbiamo proposto questa iniziativa. I temi che verranno esposti sono veri e concreti, sono situazioni che la gente si trova ad affrontare nella vita di tutti i giorni» descrive don Augusto.
Sarà in più presente un secondo cammino, legato alla Quaresima, dove verranno proposti due incontri tenuti da Roberto Marchesini, psicologo e psicoterapeuta. Gli appuntamenti saranno venerdì 1 e 15 marzo 2024 alle 20.45, sui temi della paternità e maternità e l’uso dei media. Gli incontri sono aperti a tutti e sono nati con l’idea di fornire alle famiglie degli strumenti per risolvere i problemi.
Ma non solo. Finalmente, dopo l’emergenza covid, la parrocchia sta tornando a svolgere tutte le attività di un tempo. «Quest’anno i campi scuola sono stati finalmente normali. C’è un bell’entusiasmo; il Grest è ripartito e dall’anno scorso a quest’anno il numero di iscritti è passato da 40 ad 80, torneremo al regime di 120» riferisce il cappellano.
Anche per i giovani vengono proposte diverse iniziative nel corso dell’anno. I ragazzi della parrocchia si dividono principalmente in due gruppi: scout e animatori.
«Manca un gruppo giovani un po’ trasversale, da formare e rilanciare. Partendo dai giovani che faranno la cresima – interviene suor Giulia – vogliamo riuscire a dare continuità al loro cammino, che sia un cammino parrocchiale e di fede, che tenda alla formazione cristiana dei ragazzi».
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