Si può fare canestro anche a novant’anni; ci si può passare l’un l’altro un palloncino e vedere chi è bravo… L’hanno fatto gli ospiti di due realtà molto diverse, che hanno avuto l’opportunità di incontrarsi e avvicinarsi durante la prima edizione dei “Giochi Senza Barriere”, evento organizzato mercoledì 11 ottobre presso il Centro Servizi Nazaret di Zelarino.
L’iniziativa, proposta dalla fondazione Opera Santa Maria della Carità, ha visto protagonisti gli anziani della struttura e gli ospiti del Centro Diurno per disabili “Santa Maria Madre Nostra” che hanno condiviso un’esperienza inclusiva e significativa.
Questo tipo di intervento è stato programmato e pianificato, con la speranza di proporlo anche nei prossimi anni.
«Ci siamo organizzati per partecipare a questo tipo di evento: anziani e disabili hanno seguito delle attività di fisioterapia in vista di questa iniziativa; c’è state una vera e propria preparazione fisica da parte loro e anche per il personale della struttura», spiega Raffaella Mion, direttrice del Centro Servizi Nazaret.
«Gli anziani hanno aiutato le persone del centro Diurno e viceversa. C’è stata una vera e propria unione», racconta la direttrice.
L’iniziativa è stata proposta per riuscire a creare nuovi momenti di convivialità e socializzazione dopo il covid.
Inoltre, con tale proposta si è voluto evidenziare uno degli aspetti centrali della manifestazione, ovvero il gioco come mezzo per favorire l’aggregazione, il confronto e la condivisione tra i partecipanti.
Tutte le persone hanno risposto in maniera positiva al progetto, come racconta la direttrice Mion: «uno dei momenti più memorabili è stato quando è partita la canzone “Dancing Queen” degli Abba e una ragazza si è messa a ballare, coinvolgendo tutti noi in un momento di gioia; era evidente che gli ospiti si sentissero liberi di lasciarsi andare».
L’intento è quindi quello di unire ancora questi due mondi cercando di pianificare altri incontri tra queste due realtà.
La giornata di festa è iniziata alle 10 del mattino e si è conclusa dopo il pranzo delle 12 dove tutti gli ospiti hanno mangiato insieme in una sala dedicata, accompagnati dal personale.
Alla festa erano presenti 50 anziani, 14 persone del centro diurno per disabili e circa 30 membri del personale. Inoltre, l’evento è stato aperto anche ai familiari; i partecipanti potevano essere affiancati da un membro della propria famiglia durante la giornata.
Le attività erano organizzate su degli stand che proponevano vari giochi semplici che potessero essere eseguiti in totale sicurezza.
Tra le proposte c’erano: una palla da lanciare per fare canestro, una piscinetta con tutte le palline e una retina per pescarle, un gioco con dei palloncini gonfiabili da passare tra un giocatore e l’altro e, infine, un gioco di carta fatto dagli anziani in occasione della festa.
I partecipanti si sono sfidati ai vari giochi e alla fine della giornata tutti sono stati premiati con delle medaglie.
Il Centro Nazaret cerca di proporre ai suoi ospiti momenti di convivialità e iniziative che possano far apprezzare al meglio il soggiorno degli anziani all’interno della struttura.
Al momento, sono in corso diverse iniziative, tra cui la pet therapy e interventi legati alla multisensorialità, che non prevedono l’uso di farmaci. Questi approcci mirano a migliorare il benessere e la qualità della vita senza ricorrere a trattamenti farmacologici, ma piuttosto utilizzando terapie basate sull’interazione con gli animali e la stimolazione sensoriale.
«Cerchiamo di proporre dei progetti che possano rispondere ai bisogni della nostra utenza sempre più compromessa dal punto di vista cognitivo, in modo da placare o stimolare determinati comportamenti», conclude la direttrice.
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