Un senso di comunità sempre più forte durante la “preghiera per la pace”, dove diversi fedeli, di tutte le età, si sono riuniti per invocare la pace nei paesi colpiti dalla guerra.
L’incontro si è svolto lunedì 16 ottobre nella nella chiesa di San Girolamo di Mestre ed avrà una cadenza mensile della durata di mezz’ora, dalle 20 alle 20.30. I prossimi appuntamenti sono previsti per lunedì 13 novembre e lunedì 11 dicembre.
L’obiettivo non si limita solamente all’unirsi nella preghiera per la pace nel mondo, ma anche a proporre un appuntamento mensile per la città di Mestre, con lo scopo di coinvolgere i suoi cittadini e promuovere un senso di comunità più forte, rivolto a tutte le fasce d’età, dai giovani agli adulti.
«La preghiera è cosidetta geografica in quanto nell’occasione vengono ricordati tutti i luoghi del mondo ancora segnati dalla violenza della guerra e del terrorismo» racconta Mirko Sossai, responsabile delle comunicazioni per la comunità di Sant’Egidio. «Durante il momento di preghiera verrà accesa una candela per ogni paese colpito dalla guerra, un simbolo che possa rappresentare il nostro impegno a non dimenticare nessun luogo nelle nostre preghiere».
La speranza di Mirko Sossai è che sempre più persone possano unirsi a questi incontri e siano coinvolte nella preghiera e nella solidarietà in sostegno ai popoli.
«La preghiera per la pace della comunità di Sant’Egidio è molto semplice: è un’invocazione a Dio di pace e una meditazione della parola del Signore», descrive il responsabile.
La mezz’ora di preghiera è strutturata con vari canti, una riflessione sulla Parola di Dio e un momento simbolico in cui si accendono le candele in memoria di tutti i popoli colpiti dai conflitti. Queste occasioni aiutano a comprendere appieno la gravità e l’urgenza della situazione attuale.
«Siamo convinti che tramite la preghiera possiamo manifestare la nostra solidarietà e avvicinarci ai popoli più distanti» spiega Mirko Sossai. «Attraverso la preghiera e l’ascolto della Parola di Dio, possiamo ottenere una comprensione più profonda dei tempi difficili che stiamo attraversando, illuminando il nostro cammino».
Oltre al tempo orante e alla meditazione spirituale, la Comunità di Sant’Egidio è attiva anche nel fornire aiuto concreto e sostegno alle popolazioni colpite da eventi bellici.
«La Comunità è nota per essere contrassegnata dalle tre “P”: preghiera, poveri e pace. Il nostro lavoro per la pace – continua Sossai – è incessante anche in questo momento. Lavorare per essa significa stare accanto ai popoli segnati dalla violenza con un aiuto umanitario che diventa solidarietà concreta».
La Comunità continua ad inviare alla popolazione ucraina aiuti tramite la propria struttura locale a sostegno dei tanti sfollati ai quali vengono distribuiti cibo e medicinali.
Un altro appello è quindi rivolto a chi desidera sostenere il popolo ucraino: per un aiuto si può contattare la Comunità alla seguente mail: santegidio.nordest@gmail.com, o tramite il numero di telefono 049.65.65.35.
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