Le linee guida nazionali sono molto chiare: il collutorio aiuta a proteggere il cavo orale, migliora la salute della nostra bocca, previene gengiviti e infiammazioni. In Italia, come in Europa, ormai lo usano in tanti: rappresenta, infatti, più del 9% della spesa per l’igiene orale, con numeri in costante aumento sia nel nostro Paese sia nel vecchio continente.
Un po’ d’alito cattivo, una gengiva dolorante o denti non abbastanza bianchi ed eccolo spuntare nel nostro bagno. Meglio, però, non acquistare prodotti a scatola chiusa: è bene fare attenzione, leggere l’etichetta, farsi qualche domanda sulla reale efficacia e sul modo migliore di usarlo per avere una bocca sana e protetta.
In linea generale, i collutori si possono distinguere in due categorie: quelli medicati, cioè venduti solo in farmacia, e quelli cosmetici, che si possono comprare dappertutto. I primi contengono sostanze chimiche a potente azione antibaterrica, principalmente clorexidina, mentre nei secondi è preponderante la presenza di fluoro, che per la sua capacità di favorire la riparazione delle microlesioni dello smalto, è considerato un efficace agente contro la carie.
I collutori a scopo terapeutico servono, ad esempio, dopo un’operazione odontoiatrica o per la cura di infezioni o infiammazioni gengivali: l’uso di solito non dura più di due settimane ed è prescritto dallo specialista che ne modula tempi e modi di assunzione.
L’uso quotidiano, invece, come aiuto all’igiene orale, è davvero efficace solo se associato anche alla normale pulizia. Il collutorio, insomma, da solo non fa granché e non sostituisce assolutamente dentifricio e spazzolino. Può essere utilizzato ogni volta che ci si lava i denti, oppure a seconda delle necessità personali. Lo si può usare prima o dopo aver lavato i denti e i vantaggi principali sono due: riduce, temporaneamente, l’accumulo di placca batterica sui denti e aiuta ad avere una bocca più pulita e fresca.
Ne va assunta una dose, non diluita, di circa 20 millilitri e la bocca non va risciacquata dopo l’uso perché le sue proprietà continuano ad avere effetto anche dopo averlo sputato: il risciacquo, invece, diluisce il suo potere e diminuisce la sua efficacia. Meglio non darlo ai bimbi con meno di 6 anni e tenerlo lontano anche dagli altri: per i più piccoli esistono, infatti, prodotti ad hoc.
La composizione del collutorio è uno dei dettagli a cui prestare attenzione: meglio dire no a prodotti a base di alcool, che irrita le mucose e fa danni alla bocca, e fluoro, la cui ingestione può avere effetti collaterali anche gravi. Da valutare con il proprio dentista l’uso di quelli contenenti clorexidina perché, se assunti nel modo sbagliato, possono causare squilibri della flora orale.
Ma ci sono effetti collaterali? Generalmente l’uso di collutori è privo di effetti collaterali, soprattutto quando si tratta di prodotti naturali e senza alcol. Non ci stancheremo mai di ripeterlo: l’accorgimento principale per mantenere i denti sani e puliti è la pulizia quotidiana, almeno due volte al giorno, dopo i pasti principali. Il collutorio può essere un aiuto in più: rosso, verde o blu, sul mercato ne esistono infiniti tipi, da valutare a seconda dell’esigenza specifica.
Non abbiate paura a chiedere all’odontoiatra o all’igienista dentale di aiutarvi nella scelta più adeguata per voi, soprattutto quando esiste un problema specifico, una carie, i denti sensibili o cure post operatorie. Chiedete agli specialisti: loro sapranno indirizzarvi nella giusta direzione.
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