Sarà dedicata a Svetlin Vassilev la 41esima edizione della Mostra Internazionale dell’Illustrazione per l’Infanzia, intitolata “Le immagini della fantasia”, quest’anno dedicata al tema “Orizzonti e confini”, che verrà inaugurata domani, sabato 18, alle ore 17, negli spazi della Casa della Fantasia a Sarmede vicino a Treviso. Si tratta della sede della Fondazione Štěpán Zavřel, intitolata all’illustratore Ceco nato Praga nel 1932 e spentosi nel 1999 proprio nel paese trevigiano dove nel 1983 aveva fondato la Mostra Internazionale d’Illustrazione per l’Infanzia e nel 1988 la Scuola Internazionale d’Illustrazione. La favola a Sarmede diventa nuovamente realtà grazie alla mostra che comprenderà 350 opere realizzate da 28 illustratrici e illustratori provenienti da 15 Paesi, quali: Argentina, Bulgaria, Canada, Francia, Giappone, Israele, Iran, Italia, Messico, Polonia, Repubblica Ceca, Spagna, Regno Unito, Ucraina, e Stati Uniti.
Le opere saranno divise in sei sezioni. La principale, “Ospite d’onore”, sarà riservata a Svetlin Vassilev, definito come il pittore letterario per le illustrazioni di Romeo e Giulietta, Peter Pan e Moby Dick, artista dal sentimento pittorico, secondo la critica, affine all’Art Nouveau e a Gustav Klimt in particolare. Nato a Ruse in Bulgaria nel 1971, Vassilev ha pubblicato oltre cinquanta titoli tradotti in diverse lingue. Tra questi, ha illustrato le lettere di Charles Dickens, i testi di Ray Bradbury, William Shakespeare e Herman Melville, ma anche i classici di Peter Pan, Don Chisciotte e il Barone di Munchhausen. Nel suo percorso si è dedicato in particolare alla mitologia, traducendo le storie in narrazioni visive: «Affrontare i miti significa mettere l’essere umano al centro della mia arte» dice l’artista che, proprio in occasione della mostra dell’Illustrazione, vedrà uscire in Italia il suo primo libro dal titolo “Il piccolo musicista”, con testo di Alexandra Mitsiali per Kite Edizioni.
Le altre sezioni presenti in mostra proporranno invece diversi temi di approfondimento. La sezione dedicata al tema scelto quest’anno per la mostra si confronterà appunto su “Orizzonti e confini”: qui otto artisti racconteranno di confini geografici e di possibili orizzonti, di attraversamenti, esplorazioni e scoperte di limiti.«Ci sono spazi molto sottili tra i confini e gli orizzonti: sono linee immaginarie, fenditure dalla doppia natura, riflettente e aperta» ha detto Gabriel Pacheco, designato per la sesta volta direttore artistico della rassegna, sottolineando che si parla di concetti molto importanti, soprattutto dal punto di vista pedagogico e filosofico, perché definiscono un individuo in relazione al mondo e non in modo isolato o autoreferenziale, intensificando le esperienze e tracciando l’orizzonte a cui tendere nel riconoscimento dell’altro.
Si continua poi, tra le altre, con la sezione dedicata al mondo di Štěpán Zavřel, che si concentrerà su due illustrazioni originali dell’albo “La pioggia di stelle”, pubblicato in italiano per la prima volta nel 2023 dalla casa editrice Bohem Press Italia, inerente la fiaba dei Fratelli Grimm dedicata al valore del dono, tema particolarmente caro all’artista. Štěpán Zavřel illustra la fiaba dei Fratelli Grimm in cui si racconta di un’orfanella povera senza casa, tanto da essere costretta a girare il mondo. Nonostante le difficoltà, la bambina dona quel poco che ha a chi incontra, fino a ritrovarsi privata addirittura delle vesti e delle scarpe. Štěpán Zavřel ambienta la fiaba in un paesaggio innevato e per fare questo utilizza la tecnica dell’acrilicoche gli permette le sovrapposizioni pittoriche per rendere i paesaggi nevosi con pennellate coprenti e colori freddi tenui, in un alternarsi di piani visivi e panorami a volo d’uccello. La sezione “Oltre le immagini”, dedicata in particolare all’illustrazione contemporanea, riflette poi sulla forza del pensiero antico, sulla condizione della donna e sull’eterna lotta tra il bene e il male. Infine, una sezione sarà dedicata, come ogni anno, agli allievi e alle allieve della Scuola Internazionale dell’Illustrazione, che vede annualmente 500 iscritti. I ragazzi hanno lavorato al progetto, partendo dal tema espositivo proposto, durante la Scuola estiva insieme ai docenti Gabriel Pacheco e Joanna Concejo. «L’esposizione ci ha aiutato ad esplorare il mondo e a dare messaggi etici che i bambini possono assimilare attraverso le illustrazioni. – ha detto il presidente della Fondazione Štěpán Zavřel, Uberto Di Remigio – Negli anni abbiamo avuto 800 mila visitatori e realizzato 554 mostre itineranti in tutto i mondo. Ora il desiderio è di realizzare una mostra permanente proprio a Sarmede».
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