Creative Hero 2023: 1732 studenti coinvolti

Inizialmente gli alunni coinvolti partecipano ad una fase interna al loro istituto dove viene svolta una selezione primaria e vengono scelti i migliori progetti che passeranno alla fase nazionale.

I clienti esaminano i lavori e scelgono i 3 progetti maggiormente rispondenti alle richieste del brief. Le squadre che arrivano al bootcamp vengono ospitate per un weekend all’istituto San Marco dove hanno il tempo, affiancati da 3 art director, per revisionare e migliorare i loro progetti partendo dalle revisioni ricevute dai cliente. La presentazione finale, alla presenza dei cliente, decreta il team vincitore.

«I briefer della Creative Hero 2023 erano 3», spiega Matteo Dittadi «La giardiniera di Morgan che produce e commercializza giardiniere (i composti di ortaggi spezzettati, lessati in acqua ed aceto e utilizzati come contorno); PVS, azienda di Milano leader nella distribuzione di materiale di primo soccorso; ed infine Bios Line, un marchio di cosmetica naturale».

Per la Giardiniera i ragazzi hanno sviluppato la grafica di un set di 5 etichette e tappi per la loro confezioni ed un multipackaging natalizio; per PVS dei packaging e la grafica per dei contenitori per articoli HACCP e PET; per Bios Line la revisione di una linea di prodotti già in produzione e la realizzazione di una nuova linea dedicata ad un pubblico giovane.

Alcuni dei progetti proposti verranno realizzati concretamente. Pertanto molti dei lavori non nascono e muoiono all’interno di un concorso ma vengono poi sviluppati dalle aziende stesse.

La gara di creatività ha fatto il suo debutto, quasi casualmente, a novembre 2017 per fornire una serie di progetti grafici da esporre ad un open house di RICOH Italia. La proposta ha coinvolto 120 ragazzi e 15 docenti in una maratona creativa no-stop di 24 ore.

«L’esperienza ha creato grande entusiasmo e raccolto molto interesse anche all’esterno del San Marco. Tanto che – racconta Matteo Dittadi – Tic Tac – stampa digitale, Confartigianato Vicenza e successivamente altri partner, ci hanno manifestato il loro interesse nel sostenerci a livello economico ed organizzativo purché l’esperienza potesse essere esportata anche in altre scuole».

Gradualmente la manifestazione è cresciuta, si è via via adattato il format ma lo scopo è rimasto il medesimo: avere aziende che entrano nelle dinamiche della scuola, investono sui giovani talenti, commissionando loro progetti reali che possano essere effettivamente messi in produzione.   

Quest’attività viene utilizzata dalle scuole anche come esperienza di alternanza scuola lavoro. «Molti istituti hanno trovato questa modalità molto funzionale», descrive il coordinatore. «Questo ha accelerato tantissimo l’interesse a prendere parte al contest. Le scuole e i ragazzi restano affascinati da questo modo di lavorare e insegnare».

L’anno prossimo riproporranno l’edizione 24, la nona, che avrà sicuramente alcune novità rispetto a quella di quest’anno per riuscire a renderla ancora più accattivante e mantenere alto l’interesse dei ragazzi.

L’obiettivo è quello di aumentare ancora di più i numeri fissando l’asticella a 2.000 studenti. Un’ambizione che conferma la volontà di essere sempre di più non solo un contest che mette in mostra le capacità creative degli studenti, ma anche un veicolo per promuovere la collaborazione, la competizione sana e lo sviluppo di nuove idee nel contesto dell’istruzione e della formazione.