Una montagna di libri si tinge di bianco. È partita il 9 dicembre la 29esima edizione della rassegna dedicata alla letteratura che da 14 anni colora di parole e significati profondi l’inverno dolomitico a Cortina d’Ampezzo. Il Festival internazionale della letteratura, curato da Francesco Chiamulera e patrocinato e sostenuto dalla Regione del Veneto, è un’occasione straordinaria soprattutto per tutti i vacanzieri, che nel periodo delle festività natalizie potranno così unire la passione per gli sport invernali all’approfondimento letterario e culturale, legato in particolare ai temi dell’oggi. L’inaugurazione della rassegna è stata affidata sabato 9 a Dominique Roques, cacciatore di essenze: «Ha raccontato al pubblico il suo viaggio sensoriale compiuto in tanti anni di attività professionale» ricorda Francesco Chiamulera. Durante l’incontro ha parlato del profumo delle foreste, spiegando come quelle di conifere siano le più profumate, seguite da quelle di cedri. Nel libro inoltre Roques ha dedicato una parte proprio alla strage ecologica dei cedri del Libano, che mostra anche la grande sensibilità ambientale verso cui verte lo scritto.
La rassegna entrerà però nel vivo domani, sabato 23, alle ore 18, al Museo Paleontologico Rinaldo Zardini nell’incontro di auguri e musica “Racconti di Natale per grandi e piccini”, a cui parteciperanno Davide Tortorella con Francesco Chiamulera e il Trio Na Fuoia. Un’antivigilia di Natale dolcissima intorno a quattro storie natalizie: «Riscopriremo il Natale attraverso i grandi classici. – anticipa Chiamulera – Dopo la lettura di “Canto di Natale” di Charles Dickens dell’anno scorso, quest’anno leggeremo quattro racconti sconosciuti ai più della narrativa di due uomini e due donne, due autori italiani e due stranieri, due storie per bambini e due per adulti». Verranno dunque letti i racconti “La bambola a transistor” di Rodari, “Neanche per idea” di Trollope, “Il sarto di Gloucester” di Beatrix Potter e “Discesa dalle nuvole” del premio Nobel Deledda, in un racconto di Natale spassosissimo che riguarda un cappone messo a bollire con catastrofici risultati.
La rassegna da martedì 26 prenderà poi il ritmo di un appuntamento al giorno. Ad avviare la carrellata di approfondimenti letterari giornalieri sarà Gian Francesco Giudice, direttore del dipartimento di fisica teorica del Cern, che al Grand Hotel Savoia, alle ore 18, presenterà il suo libro “Prima del Big Bang”, che parla non solo di come è iniziato l’universo ma anche di cosa è avvenuto prima. Il giorno 27 si discuterà invece di patria con Vittorio Emanuele Parsi, che con il libro “Madre Patria. Un’idea per una nazione di orfani” porterà una riflessione sulla Madre Patria come la intendevano i padri risorgimentali che hanno fatto l’Italia. Scaverà nella storia del Risorgimento per proporre una rivoluzione copernicana nel nostro modo di concepire la Madre Patria, per ripartire dalla sua natura inclusiva, amorevole e protettiva. «È una delle più attese lezioni dell’inverno. – spiega ancora Chiamulera – Nel libro Parsi inoltre spiega come paesi come l’Ucraina e Israele dimostrano che si può avere un senso di amor di patria anche all’interno del dissenso». Gli appuntamenti continuano con Bruno Vespa giovedì 28, sempre alle ore 18, all’Alexander Girardi Hall con il suo ultimo libro “Il rancore e la speranza”. Inoltre venerdì 29 al Palazzo delle Poste Andrea Rinaldo, vincitore dello Stockholm Water Prize, meglio conosciuto come il Nobel per l’acqua, parlerà del suo libro “Il governo dell’acqua”incentrato sulla disinformazione ambientale. Non solo porterà come esempio il Mose, tanto criticato che ora salva Venezia, ma si soffermerà soprattutto nel contesto della montagna alpina, dove in inverno l’acqua si trasforma in ghiaccio e neve.
Tanto spazio attraverso la rassegna “Veneto di libri” anche ai narratori della regione. Il 2 gennaio il veneziano Giovanni Montanaro illustrerà il suo nuovo libro “Come una sirena”, che narra la storia di Hans Christian Andersen. A seguire il giorno 3 il Presidente della Regione Luca Zaia, in “Fai presto vai piano”, racconterà di un suo indimenticabile viaggio giovanile in spagna. Il 20 in prima assoluta ci sarà invece il veneziano e dolomitico Marco Berti con “La montagna non ride e non piange”, che spiega come la montagna non ha carattere ma si riempie dei significati che noi solcandola e attraversandola le diamo. Infine il 27 gennaio, il grande della fotografia Jim Herrington, che ha immortalato grandi arrampicatori del ‘900 in bianco e nero, sarà a Cortina per un incontro dalle vive aspettative. Gli appuntamenti proseguiranno fino in primavera. Il programma completo su: www.unamontagnadilibri.it
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