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Perché i botti a Capodanno sono pericolosi per gli animali?

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Una guida per limitare i danni per i propri animali e per quelli selvatici

Il capodanno si avvicina e con il 31 dicembre si ripropongono i classici festeggiamenti, dopo il veglione la mezzanotte verrà salutata con i tradizionali fuochi d’artificio ebotti”, anche se quest’anno sempre più amministrazioni comunali li hanno vietati, resta la loro pericolosità. Per chi? Oltre che per chi li “spara” le vittime principali dei nostri festeggiamenti sono gli animali, sia domestici che selvatici, che rimangono letteralmente terrorizzati da quella che per noi è una festa.

«Sono solo animali», potrebbe obiettare qualcuno. Se la sensibilità verso di loro è soggettiva, la sicurezza sulle strade è invece un tema che non può che essere universale. Infatti molto spesso il risultato di creature terrorizzate è la loro fuga dalle case in cui vivono con i loro padroni, se domestici o il panico se selvatici o randagi, l’esito è comune per tutti: una corsa in preda al panico fra le strade e le vie delle nostre città, mettendo in pericolo la propria incolumità e quella delle persone, soprattutto sei in auto.

Parola d’ordine per Capodanno: messa in sicurezza dei propri animali

«Mentre per noi è una celebrazione – spiega Roberta Rizzi, Presidente di ENPA Venezia – per gli animali si tratta solo di esplosioni, come se fossero sotto a un bombardamento, inoltre avendo un udito molto più sensibile di quello umano è tutto amplificato. E’ una situazione che non conoscono e si trovano a gestire in preda al terrore. Capita spesso purtroppo che gli animali più deboli e anziani possano addirittura fare un infarto, questa loro naturale paura non va sottovalutata».

Come comportarsi? «Per i propri animali domestici bisogna assicurarsi che porte e finestre siano chiuse ben prima dell’inizio dei botti – continua Rizzi – dal terrore potrebbero scappare se al piano terra o lanciarsi nel vuoto dai piani alti. Aiuta molto poi ovattare i rumori lasciando della musica o la televisione accesa. Che si tratti di cani di piccola ma anche grande taglia e gatti, se si vuole trascorrere un Capodanno sereno sapendo i propri animali al sicuro questi sono i compromessi migliori. Per gli animali più fragili è possibile rivolgersi al proprio veterinario per dei tranquillanti».

Cinciallegra, foto di Bruno Zavattin
Fauna selvatica: le specie maggiormente a rischio Capodanno

«Gli uccelli sono fra le specie più minacciate – affermano dalla La Lega italiana Protezione Uccelli (LIPU) di Venezia – le ordinanze e i divieti delle amministrazioni comunali non sostituiscono il senso di responsabilità di tutti, i volatili in preda al panico volano terrorizzati e urtano vetrate, ostacoli, cavi, ferendosi anche gravemente o trovando la morte. L’uomo mette sotto pressione il territorio e gli habitat di queste specie, rendendo la coesistenza già difficile per i volatili, i botti creano poi fenomeni estremi come l’abbandono del rifugio invernale e la perdita dell’orientamento, causando morte per assideramento, eccessivo sforzo o mancanza di cibo».

«Non si tratta di un fenomeno che colpisce solo rapaci e uccelli migratori – spiegano dalla LIPU veneziana – i radio collari hanno dimostrato l’abitudine di uccelli locali e stanziali come oche, anatre, gabbiani, di restare in volo anche per un’ora intera sfiancandosi a quote elevate per scappare dalle esplosioni di botti e fuochi d’artificio. Come LIPU consigliamo di abbandonare la pratica dei giochi pirotecnici per festeggiare il capodanno. Queste attività fanno male non solo agli animali selvatici ma anche a quelli da cortile, sia di affezione che di reddito».

Cosa fare per gli animali non di proprietà?

Se si trovano animali in difficoltà la sera di Capodanno che fare? «I veterinari possono intervenire solo se si prende in custodia un animale – spiega la Presidente ENPA – e le forze dell’ordine possono agire solamente se l’animale vaga in una strada con il rischio di creare un incidente. Bisogna quindi cercare di arrangiarsi se si vede un animale in difficoltà, segnalando ad altre persone la presenza della creatura, provando a intercettarlo e calmarlo, assolutamente non va rincorso perché già sotto shock. Una volta preso, l’unico presidio aperto 24h sono le cliniche veterinarie in cui è possibile far ricercare e legger il microchip cutaneo in caso di cane o gatto».

«Stessa procedura se l’animale è ferito – conclude – il consiglio che rivolgo a tutti quelli che sfamano gatti randagi presso la propria casa è quello di mettere a disposizione il proprio garage o degli spazi chiusi per offrire un posto in cui stare al sicuro per una notte. Capodanno è la summa, ma non bisogna sottovalutare nemmeno i botti che si fanno durante l’anno nelle varie sagre e manifestazioni, per gli animali è sempre un trauma, se certi petardi non dovrebbero proprio essere venduti, l’unica difesa che possiamo mettere in campo è la prevenzione dei comportamenti irrispettosi di qualcuno che non riesce a vedere più in là del proprio divertimento».

Link ai numeri utili in caso di animali feriti per segnalazioni al Comune di Venezia e ULSS3 Serenissima

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