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Una raccolta fondi per la “Casa delle meraviglie” della Giudecca

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Con il supporto del CSV Venezia al via la campagna per il finanziamento di attività per i bambini

Se la Giudecca è rimasta uno dei rari luoghi in cui trovare veneziani che vivono stabilmente in città, non stupisce che proprio qui chi mette su famiglia abbia bisogno di servizi per i propri bambini. Ecco che allora dall’esperienza della piccola ludoteca avviata dall’associazione Baba Jaga al CZ95 – Centro Civico Zitelle, si potrebbe trasformare in qualcosa di più strutturato e capace di ospitare molti più bambini, negli spazi dell’ex Scuola dell’Infanzia XXV Aprile a Sacca Fisola. Per questo è stata avviata una raccolta fondi online per dare il via al progetto.

«La nostra ludoteca era già piuttosto affollata – raccontano dall’associazione – è diventata un punto di riferimento per diverse famiglie, ma purtroppo per via degli spazi ridotti abbiamo sempre potuto accogliere numeri ristretti. Anche se ringraziamo moltissimo la Portineria di Sestiere che ci ha accolto, abbiamo pensato di avviare qualcosa di più completo come offerta per le famiglie pensando di coprire le fasce dai 2 ai 13 anni, con percorsi specifici, pensati non solo per i bambini ma anche per i loro famigliari e chi li assiste».

Il progetto della “Casa delle meraviglie” alla Giudecca

«La nostra proposta parte dall’esperienza che abbiamo maturato – spiegano da Baba Jaga – oltre a diventare uno spazio riconosciuto come lo è stata la ludoteca vorremmo diventare un vero e proprio punto di riferimento per l’isola e la città, offrendo anche corsi di sicurezza o che possano ampliare gli orizzonti di animazione di chi si trova con i bambini, potendo affidarci a pedagogiste e a una psicologa. Abbiamo raccolto una serie di input, ma il progetto sarà in divenire sulla base dei potenziali utenti che potremmo attrarre».

«L’obiettivo del crowfuding è anche quello di tenere basse le rette per i bambini, infatti quando il progetto partirà ci saranno delle persone che vi lavoreranno con continuità e che quindi andranno retribuite. Crediamo in questa iniziativa perché pensiamo che possa ricreare un senso di comunità basato sulla fiducia, per affidare i figli con serenità sapendo che sono in buone mani, costruendo un rapporto con le famiglie, infatti pensiamo che l’educazione si basi sul dialogo, un percorso che va fatto insieme per essere efficace, facendo crescere e maturare tutti i soggetti coinvolti in una sorta di “progetto educativo allargato”. Stiamo osando, ma pensiamo di poter attrarre bambini anche da oltre la Giudecca, riuscendo a fare rete e passaparola fra sestieri».

Un programma educativo basato sul gioco

L’offerta educativa sfrutta i nuovi spazi in cui l’associazione si insedierà, che avendo più aule potrà ospitare programmi diversi pensati per fasce d’età: una dai 2 anni e mezzo ai 5, un’altra dai 6 ai 10 anni che copre il periodo delle scuole elementari ed infine qualcosa per ragazzi più grandi dagli 11 a 13 anni. Ma ci saranno anche momenti aperti a tutte le età e rivolti anche alla cittadinanza. Su base settimanale e mensile le attività laboratoriali in loco non prevederanno solo linguaggi artistici ma anche di musica e movimento con l’utilizzo del corpo come mezzo espressivo, oltre a visite a musei e collaborazione con associazioni di diversamente abili per imparare l’accettazione e la conoscenza della diversità come valore.

Elemento catalizzatore di tutte queste attività è il gioco: «Si tratta un po’ di una scommessa – spiegano da Baba Jaga – vorremmo rivalutare e far rivalutare la positività del gioco come modo di affrontare la vita. Non si tratta di una pratica leggera ma di qualcosa che si può fare solo se si ci si concentra e impegna, è un modo per essere partecipativi e mettersi in discussione come linguaggio e modo di vivere. Si tratta di fare esperienza per stare insieme in un modo un po’ diverso e non è utile solo bambini, è una pratica che aiuta a svilupparsi anche da adulti, un vero e proprio modo di stare nel mondo imparando a convivere con gli altri seguendo delle regole».

Come donare per l’avvio del progetto

«Il CSV Venezia ci ha supportati per avviare questa campagna di finanziamento dopo aver fatto della formazione su misura e aver visto selezionato il nostro progetto – raccontano dall’associazione – si tratta di un modo per iniziare dare forma a questa nostra proposta, con il loro supporto ci apriremo in seguito anche ad altre forme di finanziamento per rendere strutturale la nostra proposta». “Insieme per la Casa delle Meraviglie” è infatti una delle tre campagne di crowdfunding avviate grazie al percorso formativoFondi dal Basso” del CSV di Venezia, in collaborazione con Terzofilo.

L’invito è quello di supportare il progetto con una una donazione per sostenerlo: la raccolta fondi è già attiva ed è possibile donare tramite la piattaforma “Rete del dono”. Chiunque può partecipare con unpiccolo mattone” alla costruzione della Casa delle Meraviglie. Si possono fare donazioni per scopi diversi: 5€ per sostenere l’acquisto di merende, 10€ per attività come visite ai musei, 25€ per comperare materiale, 50€ per l’acquisto di giochi e 100€ per realizzare eventi. Ogni donatore potrà ritirare un omaggio nella sede della Casa delle meraviglie, chi volesse fare donazioni in forma diversa può contattare l’associazione via email.

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