170 ragazzi iscritti oltre a ben 78 animatori e 23 aiuto animatori sono i numeri che conta il Grest della parrocchia del Sacro Cuore di via Aleardi a Mestre, iniziato lunedì 10 giugno che si concluderà alla fine del mese.
«Quest’anno abbiamo molti animatori anche da fuori parrocchia», afferma una delle responsabili, Alessandra Molani. «Gli animatori del primo anno sono molto numerosi e hanno coinvolto anche i loro amici».
Pertanto, oltre ai ragazzi parrocchiani del catechismo, al Grest sono presenti bambini e ragazzi provenienti da altre parrocchie, nonché cattolici di varie etnie come ucraini ed africani. Inoltre, vi partecipa anche una ragazzina musulmana.
Il numero significativo di animatori, che spaziano dall’età della prima alla quarta superiore, insieme agli aiuto animatori che sono ragazzini di terza media, rappresentano dati interessanti che evidenziano come questa esperienza di volontariato lasci qualcosa ai giovani.
«Penso che i ragazzi scoprano nel fare l’animatore il ruolo di soggetto invece che oggetto» descrive Alessandra. «Fino alla fine delle medie i ragazzi sono oggetto delle cure e dell’attenzione; il Grest è forse la prima esperienza dove hanno la possibilità di essere il soggetto che si prende cura di qualcun altro e per loro è un emozione nuova ed esaltante.
Questo diventa virale. I ragazzi sono bravissimi a prendersi cura dei bambini. Avendo vissuto l’esperienza come animato adesso diventare animatori per loro vuol dire scoprire nuove parti di se stessi che nemmeno loro magari sapevano di avere».
Per quest’anno il Grest del Sacro Cuore di Mestre ha deciso di proporre diverse novità, soprattutto per gli animati più grandi.
Per i ragazzi delle medie è in programma un corso di educazione stradale e un’uscita in spiaggia specificamente per la seconda media; inoltre, i ragazzi della quarta elementare alla seconda media faranno un lavoro sulle zone verdi di Mestre. Per i giovani sono previste delle uscite nei diversi parchi e alla fine produrranno dei video con i risultati del loro lavoro.
Quest’ultima iniziativa ha come scopo educare i ragazzi a ricercare la bellezza senza sottomettersi ai soliti luoghi comuni su come Mestre possa risultare brutta e degradata.
«Quest’anno più che negli anni precedenti, abbiamo cercato di collegare i giochi al tema del Grest», spiega Alessandra. «Il tema si sviluppa attraverso la storia, raccontata tramite delle scenette fatte dagli animatori, che trasmettono valori importanti. Rispetto agli anni passati abbiamo cercato di introdurre giochi che riflettono i concetti ed i valori espressi nella storia del Grest».
Pertanto il Grest “Happy Hope”, che riflette sulla speranza, si concentrerà sui temi di vizi e virtù utilizzati anche per la preghiera degli animatori, che svolgono ogni mattina prima dell’inizio della giornata.
«Siamo ancora all’inizio ma il clima tra gli animatori sembra positivo, con un buono scambio tra i nuovi e i veterani», conclude la responsabile. «Anche gli aiuto animatori sono entusiasti e carichi per questo anno».
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