«L’altra sera ho vissuto un’esperienza davvero speciale», afferma Gianni Scarpa, Presidente del Gruppo Missioni Carpenedo, associazione che si concentra nell’adozione di bambini a distanza per sostenere la loro formazione educativa. «Ho ricevuto la visita di Dola Ramesh John, uno dei primi bambini indiani adottati a distanza tramite il Gruppo, ben trent’anni fa».
Oggi John Dola è diventato sacerdote e, fino a un mese fa, prestava servizio presso una parrocchia di Napoli, mentre attualmente, risiede presso una confraternita a Roma.
«Durante la serata, abbiamo anche fatto una videochiamata a suo fratello, anche lui, a suo tempo, adottato a distanza come regalo di nozze a una coppia appena sposata. Ora vive nella Silicon Valley ed è diventato un importante ingegnere informatico», racconta Gianni Scarpa. «L’ho incontrato diverse volte durante i miei viaggi in India. È stato davvero emozionante vederlo e sentirlo dopo tanto tempo; anche lui era felicissimo di poter parlare con me».
«La cena è stata ricca di emozioni e ricordi. Il sacerdote ha raccontato le sue esperienze, le sfide affrontate e la profonda gratitudine per il sostegno ricevuto durante l’infanzia», spiega Gianni Scarpa.
Tra i 3100 bambini sostenuti dal Gruppo Missioni Carpenedo in trent’anni di attività più dell’1% circa ha intrapreso un percorso di fede diventando sacerdoti. In modi diversi, il gruppo ha contribuito alla crescita di questi ragazzi.
Attualmente i volontari seguono circa 750 bambini in India, Kenya e Filippine. In passato, in India il sostegno continuava fino ai corsi universitari, mentre ora si ferma alla decima classe perché dopo il covid lo Stato indiano ha istituito borse di studio per gli studenti universitari poveri e meritevoli.
«Tutto il lavoro che svolgo riempie di gioia me e i volontari del Gruppo, regalandoci momenti molto coinvolgenti», afferma il responsabile.
La storia di questi due fratelli è una testimonianza di come l’adozione a distanza possa davvero cambiare la vita di un bambino. «Quando andiamo in India, è sempre una grande festa», racconta Gianni Scarpa. «La zona è molto disagiata e l’India che conosciamo è un’India di estrema povertà. Il nostro aiuto è fondamentale».
Attualmente il Gruppo ha deciso di avviare otto progetti volti a migliorare le condizioni di vita di questi bambini, inoltre ha preso in carico altri bambini da sostenere.
Gianni Scarpa spera che questa storia possa ispirare molte persone a fare adozioni a distanza. Questo sostegno è un atto di generosità che fa bene al cuore. Inoltre, dalla quota di adozione o dalla donazione, essendo il Gruppo un ente filantropico iscritto al Runts, è possibile ottenere un ritorno fiscale del 30%.
Per ulteriori informazioni si può contattare il Gruppo Missioni Carpenedo al numero 3761374664, alla mail info@gruppomissionicarpenedo.org o sul sito www.gruppomissioniterzomondo.org
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