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Il passo avanti dell’Accademia: via al primo corso di dottorato

Il corso di dottorato in Arti visive, nuove tecnologie e impresa è la proposta dell’Accademia di Belle Arti veneziana a seguito dell’equiparazione, per la prima volta, del titolo a quello universitario. Candidature entro il 5 settembre

Per la prima volta in assoluto nella storia dell’istruzione le Accademie di Belle Arti, insieme alle altre Istituzioni AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica), presentano i propri corsi di Dottorato, equiparati a quelli universitari.  Si tratta di un punto di svolta storico per le Accademie e gli altri istituti AFAM, che segna una tappa fondamentale nel processo di riforma del settore, possibile grazie al Decreto Ministeriale n. 470 del 21 febbraio 2024, che ha definisce le modalità di accreditamento dei corsi di Dottorato di ricerca anche per le Accademie, segnando una tappa fondamentale nel processo di riforma del settore. Alla notizia, l’Accademia di Belle Arti di Venezia, di cui è direttore Riccardo Caldura, non ha perso tempo e si è subito attivata per arricchire la sua offerta puntando tutto sulle nuove tecnologie e sul dialogo con le imprese per la formazione di terza fascia, ovvero dei dottorati, finora erogati esclusivamente dalle università. In questo contesto, l’Accademia di Belle Arti di Venezia ha aperto la procedura di selezione per l’ammissione al corso di Dottorato di ricerca del XL ciclo (I ciclo AFAM) denominato “OPENSPACEIntersezioni multimediali fra arti visive e digitali con le produzioni imprenditoriali, le ricerche scientifiche e culturali contemporanee”. Per questo dottorato l’Accademia di Belle Arti di Venezia mette a disposizione quattro borse di Dottorato finanziate secondo quanto previsto dai Decreti Ministeriali nr. 629 e nr. 630 del 24 aprile 2024 e due borse non finanziate, con scadenza per la presentazione delle domande prevista entro 5 settembre.

Corso e parametri ammissione

Il Corso di Dottorato dell’Accademia, che ha subito visto un’ottima riposta nell’arrivo delle candidature, prevede una durata di tre anni, con inizio previsto il 10 dicembre e conclusione entro settembre 2027. A oggi prevede in totale sei posti, anche se non è escluso che questi possano venir incrementati nel caso giungessero ulteriori finanziamenti. Coordinato dalla prof.ssa Lilliana Fracasso, il corso punta ad approfondire le recenti innovazioni avvenute in ambito artistico che hanno modificato la stessa concezione tradizionale delle arti grazie ad una sempre più integrata relazione con le tecnologie e ad una riflessione teorica e critica attenta alle caratteristiche della transdisciplinarità dei linguaggi visuali. Per accedere al Corso di Dottorato, oltre alla conoscenza della lingua inglese al livello B2, è necessario il superamento di un concorso che prevede le valutazioni dei titoli, del progetto di ricerca e del portfolio dei candidati, seguite da una prova orale mediante un colloquio in presenza o, previa richiesta, in videoconferenza.

Progetti specifici vincolati

Le posizioni oggetto del bando riguardano specifici progetti finanziati dall’Unione Europea con il programma NextGenerationEU attraverso il PNRR e prevedono borse di studio che vincolano gli assegnatari allo svolgimento dell’attività dottorale su uno specifico tema di ricerca. Una borsa di studio infatti dovrà approfondire il tema vincolato sul rapporto tra arte e contesto anche nelle sue valenze storiche, concettuali e formali, avendo conoscenza delle migliori pratiche realizzate dagli artisti in progetti site specific, anche in termini di valorizzazione culturale. Un’altra invece approfondirà la produzione artistica come strumento della valorizzazione dei beni ambientali e culturali in rapporto anche alle varie forme dell’amministrazione pubblica e privata, inclusi enti e soggetti no profit. Interessante anche Il tema inerente il concetto di “soglia”, vista non solo come elemento di separazione ma anche come punto di intersezione e contatto, come luogo immateriale/materiale, visibile/invisibile fra ambiti esperienziali diversi declinato nello spazio dell’abitare privato e nella dimensione pubblica. Altra tematica riguarderà lo sviluppo di nuove forme di narrazione visiva e di visualizzazione dei dati (visual data), in particolare rispetto alla relazione contemporanea fra arte e scienza, anche in termini di sperimentazione dei linguaggi multimediali. Due invece sono le candidature disponibili per la progettazione e realizzazione di percorsi e progetti nei più diversi ambiti della produzione artistica odierna, in particolare vocati all’interattività.

Rapporto con impresa e contesti urbani

L’attivazione del corso ci permette di approfondire sia un percorso legato al rapporto con l’impresa, sia un progetto di ricerca sul rapporto tra arte e scienza, relativamente alle modalità di visualizzazioni dei dati scientifici. – ha dichiarato il direttore dell’Accademia di Belle Arti di Venezia Riccardo Caldura – Le altre due borse le vorremmo dedicare alle forme di interazione con i contesti urbani e anche con le amministrazioni, in termini di rigenerazione, relazione e interazione con le persone e le istituzioni nello spazio pubblico». Si compie così un processo di allineamento con le Università, coerente con l’evoluzione dei percorsi formativi già intrapresa negli ultimi anni dall’Accademia di Belle Arti di Venezia. Un traguardo, questo, che nasce prima di tutto all’interno dei percorsi già attivi in Accademia, e che si evolve fino all’inaugurazione del XL ciclo di Dottorato (I ciclo AFAM), complice anche la crescente attenzione nei confronti delle Nuove Tecnologie dell’Arte e il conseguente potenziamento dei corsi, testimoniata dall’aumento costante degli iscritti. Il bando integrale con tutti i dettagli è consultabile online sul sito dell’Accademia al seguente link: https://www.accademiavenezia.it/offerta-formativa/dottorati-di-ricerca-openspace-30.html#BANDO.

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