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Denti da latte: smontiamo qualche fake news

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di Giuliano Nicolin, dentista di Mestre

Mai così tanto come ora, grazie anche ai progressi tecnologici, si cercano risposte ai più svariati argomenti nel web. Purtroppo questo accade anche per quanto riguarda la nostra salute e quella dei nostri figli. Spesso, però, si possono trovare notizie false che potrebbero anche avere pesanti ripercussioni sul nostro benessere e questo vale anche per i denti dei bambini.

La cura dei denti comincia fin da piccoli e il ruolo dei genitori è molto importante affinché i figli imparino come eseguire l’igiene orale quotidiana, come usare lo spazzolino e, in età più avanzata, anche il filo interdentale e il collutorio. Persistono, però, dei luoghi comuni del tutto errati proprio sui denti dei bambini, da sfatare per evitare di provocare danni. Quelli che citerò qui provengono dalle domande che mi pongono i genitori dei piccoli pazienti.

Immagine di gpointstudio su Freepik
Denti da latte e fake news: non serve lavarli bene

I bambini devono lavarsi da subito i denti sotto la nostra supervisione perché hanno bisogno di essere guidati nelle manovre di lavaggio, prima in particolare con lo spazzolino, poi con il filo interdentale, per eliminare davvero i residui di cibo anche negli spazi interdentali. Una delle difficoltà che spesso incontrano è quella di raggiungere i molari e riuscire a togliere tutto quello che può provocare la placca e quindi la carie. Pur senza generalizzare – ognuno di noi hai i suoi tempi! – i bambini raggiungono l’autonomia nell’igiene orale intorno ai 6 anni, ma se occorresse più tempo vanno seguiti e istruiti finché non diverranno autonomi e indipendenti.

Prima fake news da smontare: non è vero che i denti da latte non siano importanti, perché tanto alla fine cadono. Sono importanti tanto quanto quelli definitivi, perché aprono la strada a una crescita armonica evitando, ad esempio, malocclusioni. Bisogna quindi curarli e monitorare la loro salute portando i bambini alle visite periodiche da un odontoiatra di fiducia, che preserverà non solo la salute dei denti, ma anche la loro estetica.

Quanto è importante poi che il bambino lavi i denti quando si sveglia? Questo concetto è di fondo errato, perché è importante lavare i denti almeno 2 volte al giorno, dopo i pasti principali e in particolare la sera. Il motivo è semplice: solo così si previene la permanenza di residui di cibo durante la notte, che possono provocare a lungo andare carie e infezioni. Far lavare i denti al bambino appena si sveglia è utile solo a rinfrescare l’alito: durante la notte, infatti, si sviluppano sostanze solforate che potrebbero causare alitosi.

Il consiglio, allora, è quello di fargli lavare i denti dopo la prima colazione… E questa regola vale anche per gli adulti!E l’abitudine di far bere un succo di frutta ai più piccoli è una scelta salutare? Dipende, in realtà. Il succo di frutta contiene zuccheri e, al di là dell’apporto nutrizionale, è potenzialmente dannoso perché intacca il pH del cavo orale, esponendo la dentatura al pericolo di colonizzazioni batteriche e quindi di carie. Meglio, allora, controllare bene le etichette di questi prodotti per verificare il loro contenuto di zuccheri.

Immagine di freepik
Denti da latte e fake news: lo zucchero altri elementi fanno male?

Lo stesso problema si presenta quando i bambini mangiano dolci o comunque carboidrati a merenda, perché anche questi contengono glucidi. L’ideale, allora, è far lavare loro i denti subito dopo o comunque entro mezz’ora, per evitare di esporli alla degradazione. La bevanda ideale per i più piccoli è l’acqua, l’unica che non provoca danni o getti le basi per l’insorgenza della carie.

Altra domanda: i bambini possono usare le gomme da masticare? Qui il discorso si fa più complesso. Un luogo comune errato vuole che il chewing gum sia pericoloso per i denti, mentre potrebbe essere anche benefico, con le dovute precauzioni. La gomma da masticare può essere data a bambini preferibilmente dai 7 anni in su, per evitare rischi di soffocamento.

Per la salute dei denti è sufficiente che non abbia concentrazioni elevate di zucchero. E oggi sul mercato ci sono molte marche che sono attente a eliminarlo e a sostituirlo con sostanze naturali. Se, insomma, la gomma è senza zucchero si può dare ai bambini, in particolare dopo mangiato perché stimola la produzione di saliva che ha notoriamente proprietà disinfettanti e, inoltre, puòlavarevia residui di cibo e riportare in fretta alla normalità il pH del cavo orale. Il chewing gum allo xilitolo ad esempio può essere utile anche per prevenire la formazione della placca, anche se non è paragonabile o sostituibile all’azione dello spazzolino.

Far addormentare di notte i bimbi con il biberon o il ciuccio con prodotti zuccherati è un’altra cattiva abitudine: può portare alla cosiddetta “sindrome da biberon”, un insorgere della carie che riguarda in particolare la fascia di bambini di età compresa fra 1 e 4 anni.

Anche un prolungato allattamento al seno, sia come numero di ore al giorno, sia come numero di mesi, può portare all’insorgenza di carie, per lo sviluppo di microrganismi che demineralizzano lo smalto dei denti da latte. In genere i primi ad essere colpiti sono gli incisivi superiori, poi l’erosione si propaga agli altri.

Denti da latte e fake news: ma vanno curati?

Ma, in sintesi, i denti da latte vanno curati? Molti genitori pensano di no perché, se non fanno male, tanto poi cadono… Invece, come ben documentato oramai, la presenza in bocca di un solo elemento dentale cariato rappresenta un fattore di rischio per l’insorgenza di nuove lesioni cariose. Oggi, inoltre, si raccomanda di prestare particolare attenzione alle white spot, lesioni bianche che indicano una carie in fase iniziale.

Infine parliamo di fluoro: è dannoso o utile? Sappiamo con certezza che il fluoro interviene nella mineralizzazione dello smalto durante la dentizione del bambini, rende i denti resistenti e duri. Inoltre contrasta l’insorgenza di carie. Sappiamo, però, altresì che un’assunzione esagerata può portare alla fluorosi con alterazioni dello smalto e denti che appaiono opachi e macchiati.

Si dibatte ancora molto – non c’è unanimità tra gli esperti – sul se e quando iniziare l’assunzione di fluoro per i bambini poiché il fluoro si trova nelle acque potabili e in vari alimenti. Oggi l’OMS suggerisce di iniziare la fluoroprofilassi dopo lo spuntare dei denti. L’uso dei dentifrici fluorati dà maggiori risultati poiché la somministrazione topica risulta la più efficace. I bimbi, tuttavia, non controllano il riflesso della deglutizione e potrebbero ingerire quantità dannose di fluoro. Per questo si raccomanda di aspettare almeno i 12 mesi di vita prima di iniziare ad usare un dentifricio fluorato e, almeno fino ai 6 anni, dovrà comunque contenere non più di 500 ppm (parti per milione) di fluoro.

Se proprio non volete sbagliare, però, non chiedete aiuto al web. Il consiglio giusto arriverà dal vostro dentista di fiducia.

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