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Costanza Miriano a Mestre: «Si introduca il quoziente familiare»

Costanza Miriano a Mestre: «Si introduca il quoziente familiare»
E contro l’inverno demografico: «Mancano speranza e visione di futuro. Quando hai un figlio tiri fuori delle risorse che nemmeno pensavi di avere»

Il Governo punti sul quoziente familiare: più figli ci sono meno, meno tasse si pagano. Lo dice Costanza Miriano, che torna a caldeggiare una riforma fiscale per sostenere la famiglia in crisi nel nostro Paese.
Venerdì 11 ottobre presso la parrocchia di San Lorenzo a Mestre, la scrittrice e giornalista Costanza Miriano ha tenuto un incontro sul tema della famiglia, “luogo di benedizione e palestra di umiltà”.

Occorre promuovere – ha detto – politiche a sostegno della famiglia. In un momento cruciale come quello della stesura della legge di bilancio, Miriano ha espresso un suo desiderio: l’introduzione del quoziente familiare, di cui tanto si è parlato gli scorsi anni, ma che non è mai stato introdotto. «Dividere il guadagno dei genitori o di chi percepisce un reddito per il numero dei componenti del nucleo familiare così da valutare di quali aiuti pubblici si ha davvero bisogno sarebbe una misura equa», ha affermato, sottolineando che tale sistema è già adottato in diversi Paesi europei.
Si tratta di una misura che considera il numero di membri della famiglia per determinare il carico fiscale, rendendo la tassazione più sostenibile per chi ha più figli.

Costanza Miriano: «Non tutto si può fare, ma si può dare un segnale»

Costanza Miriano ha riconosciuto che, data la scarsità di risorse, non è sempre possibile implementare tutte le soluzioni ideali. «Mi rendo conto che non tutto si può fare, e spesso mancano le risorse», ha detto. «Ma una cosa che si potrebbe fare è dare dei piccoli segnali». 

Tra le idee proposte ha suggerito di esentare i nuclei familiari dal pagamento per l’accesso alla cultura, ai musei o ai trasporti pubblici nella città di residenza. «Dare segnali che facciano capire che la famiglia è un bene comune», ha spiegato, aggiungendo che anche piccoli interventi potrebbero aiutare a sottolineare l’importanza della famiglia nella società.

Inverno demografico e crisi delle nascite

La conversazione si è poi spostata sul tema del calo demografico e la preoccupazione per l’inverno demografico, ossia il calo dei nuovi nati e l’aumento dell’età media della popolazione, che attanaglia molti Paesi, compresa l’Italia. 

«Siamo tutti in pensiero, non solo a livello sociale ma anche spirituale», ha commentato la Miriano. Secondo lei, una delle cause principali che contribuiscono a questa crisi è la mancanza di speranza. «Manca il guardare al futuro, la voglia di investire e di fare. Quando hai un figlio tiri fuori delle risorse che nemmeno pensavi di avere».

La forza creativa dei figli e il valore culturale della famiglia

«I figli tirano fuori il meglio di te, la creatività, l’inventiva, la voglia di fare», afferma. «La crisi demografica non è quindi solo un problema economico, ma culturale. La sfida è testimoniare che avere una famiglia è “bello e possibile”, superando le paure legate alle difficoltà del momento».

Infine, la Miriano ha rivolto un appello alla comunità cristiana, invitandola a essere portatrice di un messaggio positivo e propositivo riguardo alla vita. «Come comunità cristiana possiamo far sì che l’annuncio cristiano sia sempre a favore della vita», ha concluso, sottolineando l’importanza di vivere e testimoniare concretamente questi valori nella quotidianità.

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