Sabato 16 novembre 2024, alle ore 16, la Basilica di Santa Maria della Salute a Venezia ospiterà il primo pellegrinaggio dedicato alle famiglie.
L’iniziativa si inserisce nel contesto della festa della Salute e in quello della preparazione al Giubileo e vuole essere un segno di speranza per le famiglie di tutta la Diocesi.
«Per la famiglia la fede è anche speranza, un legame che può illuminare la vita quotidiana e accompagnare i momenti di difficoltà», afferma don Pierpaolo Dal Corso, responsabile della Pastorale familiare nel Patriarcato e promotore dell’iniziativa. «Ma non solo: la famiglia stessa diventa strumento di speranza per altre famiglie. In questo senso, il pellegrinaggio vuole essere non solo un momento di preghiera, ma anche un’opportunità di testimonianza e di condivisione, affinché ogni famiglia possa portare la luce della speranza agli altri».
Il pellegrinaggio alla Madonna della Salute è una tradizione radicata nella città di Venezia. Quest’anno, però, la Diocesi ha voluto arricchirlo con un ulteriore momento di preghiera dedicato specificamente alle famiglie, per rendere ancora più vivo il legame tra la Chiesa e le famiglie veneziane.
«Con questo gesto, si vuole rafforzare il cammino di fede della comunità e invitare le famiglie a diventare testimoni di speranza per tutta la città», spiega il sacerdote.
L’evento coinvolgerà le parrocchie della diocesi di Venezia e sarà un’occasione unica per vivere la fede in modo comunitario, ma anche personale, in un momento di riflessione e preghiera.
Le famiglie sono invitate a partecipare in autonomia, potendo decidere il proprio percorso fino all’arrivo alla basilica. Una volta giunti alla Basilica della Salute, si terrà un momento di preghiera, affidamento alla Madonna e canto, durante il quale le famiglie potranno rinnovare la loro fiducia in Maria e chiedere la sua protezione e benedizione.
«L’invito è a vivere questo evento come una risposta alle sfide del nostro tempo, con una forte consapevolezza che la famiglia è il primo nucleo della comunità cristiana e il luogo privilegiato dove la speranza può crescere», conclude don Pierpaolo. «È un evento che unisce il cammino personale con quello comunitario, in sintonia con l’invito del Giubileo, e che si inserisce in una tradizione di fede e devozione che caratterizza da sempre la città lagunare».
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