Nel 2024, l’istituzione Opere Riunite Buon Pastore, che gestisce 3 comunità residenziali, ha portato a termine un’importante opera di riqualificazione a Marghera, con l’obiettivo di continuare la ristrutturazione anche delle altre case.
«Quest’anno una struttura di fronte all’orto giardino in via Bottenigo, abitata da giovani, è stata oggetto di rinnovamenti che miglioreranno la qualità della vita e l’accoglienza degli utenti», spiega Giocondo Leonardi, direttore generale delle Opere Riunite Buon Pastore.
Gli interventi hanno riguardato la ristrutturazione degli impianti idrici, la sostituzione degli infissi e la sistemazione dell’arredamento.
«Per il 2025 è previsto un piano di risistemazione per le altre comunità residenziali, incluse nuove opere di riqualificazione a Venezia centro storico», afferma il direttore. «Questo progetto mira a favorire la residenzialità per le categorie più fragili attraverso la ristrutturazione di appartamenti esistenti, promuovendo soluzioni di “co-housing” per una convivenza integrata di più soggetti in difficoltà».
Opere Riunite Buon Pastore gestisce tre comunità residenziali: due dedicate a minori e una a mamme con bambini.
Le prime due includono una comunità per ragazzi dagli 11 ai 18 anni, che affrontano disagi psicosociali, spesso legati a problematiche familiari o scolastiche, e una comunità educativa per minori nello spettro autistico, con difficoltà socio-sanitarie.
Opere Riunite Buon Pastore continua a perseguire l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita di chi è più vulnerabile, trasformando gli spazi abitativi e sociali in luoghi di crescita e di speranza.
Oltre alla ristrutturazione delle strutture per il 2025 l’ente ha l’obiettivo di portare a termine il progetto di realizzazione di un orto sensoriale a Marghera.
L’iniziativa, che doveva essere avviata inizialmente durante il 2024, mira a creare un luogo di socializzazione intergenerazionale e di inclusione sociale.
Tuttavia, la sua apertura è stata rinviata a causa di problematiche sorte nel corso dei lavori di cantiere, principalmente dovute a interventi strutturali preliminari non pianificati.
Il completamento e l’avvio delle attività dell’orto sensoriale è fissato per la prossima primavera 2025, con la speranza che gli ultimi ostacoli legati alla gestione del cantiere siano definitivamente superati.
L’orto sensoriale sarà uno spazio dedicato non solo alla coltivazione di piante e fiori, ma diventerà un luogo dove gli anziani potranno trasmettere le loro conoscenze e tradizioni ai giovani.
«Vogliamo che sia un ambiente dove gli anziani lavorino nell’orto e trasmettano le loro esperienze alle nuove generazioni», ha dichiarato il direttore. «L’obiettivo è integrare la comunità locale e la società civile, creando un senso di appartenenza e coesione sociale».
L’orto sensoriale è pensato per favorire l’incontro tra diverse generazioni e gruppi sociali. Bambini, adulti e anziani potranno condividere esperienze, partecipare a laboratori e momenti di socializzazione e accogliere visite didattiche delle scuole locali.
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