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Esami endoscopici in vista: meglio essere preparati

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di Francesco Bortoluzzi, gastroenterologo Ulss 3 Serenissima

Quante volte, parlando con amici, dal parrucchiere, al bar, in un sacco di altri posti, vi è capitato di sentirvi dire: «Tra qualche giorno devo fare la gastroscopia o la colonscopia»? Spesso, direi: nel nostro paese ormai si fanno moltissimi esami endoscopici, forse troppi (ma questo è un altro discorso…).

Sono esami tutto sommato sicuri – anche se, come sempre in medicina, sono possibili complicanze ed effetti collaterali – e ben tollerati (magari non sempre e non da tutti…), ma comunque delicati, che richiedono attenzione in fase di preparazione per ottenere il miglior risultato.

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Esami endoscopici: invasivi ma importanti per la prevenzione

Sono infatti per definizione esami invasivi – “invadiamo” le vostre budella con una sonda, flessibile per carità, di un metro o più – quindi pare logico cercare di ottenere il miglior esito possibile, pena magari doverli ripetere… Sono anche, a volte, non solo esami diagnostici, ma veri e propri interventi endoscopici – tagliamo polipi del colon e calcoli biliari, blocchiamo emorragie, ecc., ecc. – che nulla hanno da invidiare a quelli chirurgici: a nessuno verrebbe in mente di farsi aprire la pancia dopo un lauto pasto, magari alticcio e sporco di fango…

Quindi, alcuni semplici consigli per farsi trovare preparati: in primo luogo fatevi ben spiegare dal vostro medico cosa andate a fare e perché, se è proprio necessario e cosa comporta, in termini di rischio, disagio e, ovviamente, beneficio. È proprio questo il momento di esporre dubbi, incertezze e perplessità varie; il vostro medico vi darà spiegazioni e rassicurazioni e voi verrete più sereni a trovarci.

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I consigli per prepararsi agli esami endoscopici

Poi, sempre con il vostro medico, valutate se sia necessario o meno sospendere alcuni farmaci in vista dell’esame; ad esempio farmaci per la coagulazione o la fluidità del sangue, che potrebbero impedire al gastroenterologo di fare biopsie o asportare polipi: sarà certamente il vostro dottore di fiducia a dirvi che fare, ma sarà vostra cura portare la lista dei farmaci e l’informazione della loro sospensione il giorno dell’esame!

Quando prenoterete l’esame, riceverete un corposo plico con le istruzioni del caso: il digiuno è richiesto per ogni procedura, diciamo dalla mezzanotte o comunque da almeno sei ore, e, per la colonscopia, il colon va pulito. Di fatto sarete purgati: accettatelo con animo lieve e seguite le istruzioni alla lettera; considerate che è un esame “visivo”, se il vostro colon è spalmato di qualcosa di marroncino, noi non lo possiamo apprezzare in tutto il suo splendore!

Paura degli esami endoscopici? C’è la sedazione cosciente in aiuto!

Inoltre, sono accertamenti quasi sempre eseguiti in “sedazione cosciente”: non dormite, ma siete “rimbambiti” con vari farmaci per avere il minor disagio possibile. Indispensabile, allora, essere accompagnati: non potrete guidare, pedalare, fare cose che richiedano riflessi pronti per tutta la giornata. È una tutela per voi e per gli altri (come guidare ubriachi, più o meno).

Vi aspettiamo dunque, venite con fiducia: noi ci sforziamo di fare sempre del nostro meglio. A voi è chiesto di prepararvi con la stessa attenzione.

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