“Altai”, il seguito di “Q”: i romanzi storici del collettivo Wu Ming

Wu Ming, Altai, Einaudi, Euro 14,50

Nel 1999 un collettivo di scrittori sconosciuti, sotto lo pseudonimo “Luther Blissett”, pubblica per Einaudi – in particolare per la neonata collana “Stile libero” – un libro che si impone all’attenzione, come si suol dire, della critica e del pubblico. Q, questo il titolo (sì, proprio la lettera “q”) è un romanzo storico ambientato nell’Europa del secondo Cinquecento, con riferimenti molto documentati alle vicende della rivoluzione protestante e, soprattutto, alla controriforma. Chi si nascondeva dietro quello strano soprannome? I boomer ricorderanno di sicuro un attaccante degli anni Ottanta del Milan, ma ogni riferimento a quel giocatore sembra casuale. Presto si viene a sapere che sono quattro intellettuali che fanno capo a Bologna e che, nel giro di pochi anni, cambiano nome e aggiungono un elemento al collettivo: il quintetto Wu Ming (ossia “senza nome”, in mandarino), che inizia a sfornare, sia come collettivo che per opera dei singoli “solisti” (Wu ming 1, Wu ming 2, ecc.), una serie straordinaria di libri.