
Il Saggiatore riporta nelle librerie italiane un piccolo gioiello della narrativa breve del Novecento: “Non voltarti” di Daphne du Maurier. Questa nuova edizione, che raccoglie alcuni dei suoi racconti più significativi, offre ai lettori l’opportunità di immergersi nell’atmosfera tesa e magnetica della prosa di una delle più raffinate narratrici del mistero contemporaneo. La casa editrice, fedele alla sua tradizione di qualità, propone una traduzione che preserva magnificamente la scrittura nervosamente visiva dell’originale inglese “Don’t Look Now”, permettendo al pubblico italiano di apprezzare appieno la maestria narrativa dell’autrice. Il volume si distingue anche per l’elegante veste editoriale, tipica dello stile de Il Saggiatore. La scelta di riproporre “Non voltarti” si inserisce nel solco delle migliori operazioni di recupero letterario che hanno contraddistinto il catalogo de Il Saggiatore: non un mero esercizio di nostalgia, ma un’operazione culturale che restituisce al lettore contemporaneo un classico della letteratura del mistero.
Una coppia inglese, John e Laura, si trova in viaggio a Venezia per elaborare il lutto della figlia perduta. Quello che doveva essere un soggiorno terapeutico si trasforma rapidamente in un’esperienza inquietante quando incontrano due anziane sorelle scozzesi. Una di esse, dotata di poteri di chiaroveggenza, percepisce presenze che minano l’equilibrio già fragile dei protagonisti. John comincia a intravedere, sempre più frequentemente, una piccola figura con un mantello rosso che gli evoca dolorosamente il ricordo della bambina scomparsa. In sole cinquanta pagine, du Maurier riesce a capovolgere l’immagine stereotipata di Venezia, da cartolina turistica a labirinto minaccioso dove ogni scorcio si fa teatro di un’imminente sventura. I canali stretti e le calli tortuose della città diventano complici di un crescente senso di minaccia che avvolge i protagonisti. Il racconto ha guadagnato fama internazionale grazie alla versione cinematografica di Nicolas Roeg del 1973, un film culto che ha consacrato Donald Sutherland e Julie Christie come icone di un cinema capace di esplorare i confini tra realtà e allucinazione. L’adattamento, pur mantenendo l’essenza del racconto originale, ha aggiunto ulteriori strati di significato, trasformando “Non voltarti” in un’opera che valica i confini della letteratura per diventare un’esperienza visiva indimenticabile. Chi desidera avvicinarsi per la prima volta a questo racconto affronta un’esperienza di lettura intensa e perturbante, capace di dimostrare come, in poche pagine, una grande scrittrice riesca a creare un mondo di inquietudine che continua a risuonare ben oltre l’ultima riga. “Non voltarti” è un’imperdibile riscoperta per gli appassionati di narrativa del mistero e un’eccellente introduzione al talento di Daphne du Maurier, autrice troppo spesso ridotta al ruolo di scrittrice romantica, non considerando quanto in realtà sia stata una delle più sofisticate esploratrici dell’ambiguità e dell’oscurità che si nascondono dietro la facciata della normalità quotidiana.
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