Logo Ve-Nice

AcquaGranda: incontri per riflettere sul futuro

In programma focus mirati sul Mose e il cambiamento climatico, compresa una mostra su un vaporetto dell’Actv

Al centro il futuro della città. È arrivata alla terza edizione AquaGranda 2023, la serie di incontri e dialoghi sulle maree nata dopo l’Acqua Granda che nel 2019 colpì disastrosamente Venezia. La rassegna, che unisce scienza, arte pubblica e cittadinanza attiva, è organizzata, a seguito della nascita nel 2020 dell’archivio digitale “AquaGranda – Una memoria collettiva digitale”, dal Distretto Veneziano Ricerca e Innovazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia. AquaGranda 2023 è un evento scientifico e culturale divulgativo, che comprende eventi, talk, workshop e attività didattiche volti a ripercorrere le radici acquatiche di Venezia e immaginare e progettare insieme un futuro sostenibile per la laguna e i suoi abitanti. L’edizione di quest’anno si svilupperà con un’installazione artistica pubblica, intitolata “Stratigrafie operative”, che si terrà a bordo delle linee di navigazione del trasporto pubblico, e un programma di appuntamenti diffuso per la città, intitolato “Radici nell’acqua”.

Una mostra a bordo

“Stratigrafie operative” è l’originale progetto artistico di Giulia Bruno, Armin Linke e Lorenzo Mason per AquaGranda, che prevede l’attivazione di archivi operativi e fotografie tecniche legate a fenomeni socio-naturali che caratterizzano i nostri tempi, come l’impatto dell’innalzamento del livello del mare e i cambiamenti climatici. La mostra, che offre una nuova prospettiva sul ruolo della fotografia, consta in un’installazione in movimento grazie alla collaborazione con il progetto AquaGranda, ed è ospitata fino al 12 dicembre sul vaporetto delle linee di navigazione 1 e 2 dell’Actv. I materiali e le testimonianze utilizzate nell’opera hanno origine dagli archivi delle istituzioni, nel materiale operativo dei privati che operano in laguna e nei processi di gestione e tutela della città di Venezia. Questi materiali e le loro annotazioni costituiscono un modello per comprendere gli effetti dei cambiamenti in corso nella laguna. Tutte documentazioni solitamente inaccessibili al pubblico che però sono di grande valore e interesse per la comunità. Il progetto avvia quindi un sapere tecnico, pratico e tacito, imprescindibile per il futuro di Venezia.

I caffè scientifici

All’interno del ricco e coinvolgente programma di appuntamenti “Radici nell’acqua”, diversi sono gli incontri dei “Caffè scientifici” che si terranno sempre alle ore 18 a Serra Giardini in Via Giuseppe Garibaldi, al n.1254 di Castello, organizzati per discutere del Mose e del futuro dell’ecosistema lagunare. Mercoledì 22, alle ore 18, si terrà l’incontro “Venezia, Mose e cambiamento climatico. Consapevolezza e scenari” che, a partire da studi scientifici, svilupperà riflessioni e scenari territoriali attraverso il primo ricercatore Georg Umgiesser (CNR-ISMAR) e i professori Lorenzo Fabian (Università IUAV di Venezia) e Ludovico Centis (Università degli Studi di Trieste) intorno a temi cruciali per Venezia come la presenza del Mose e il suo funzionamento nei prossimi decenni, in relazione al cambiamento climatico e al previsto sensibile innalzamento del livello medio del mare. Sempre a Serra Giardini, giovedì 23 si terrà l’incontro “Salvare il Mose dal cambiamento climatico”. Con un innalzamento del livello del mare di 50 cm già nella seconda metà di questo secolo le paratoie dovranno essere chiuse una volta al giorno. Iniettando acqua nel sottosuolo però è possibile rialzare Venezia di 30 cm, permettendo di allungare la vita dei cancelli mobili di forse altri 50 anni. Martedì 5 dicembre si terrà invece l’incontro “Scappiamo in montagna?” Un nuovo tipo di rifugiati climatici interni” che con Gianni Tartari, Ambasciatore per il Patto del Clima Europeo con EuCliPa.IT., analizzerà come per chi vive in pianura lo spostamento temporaneo o permanente verso le aree interne e montane può rappresentare una soluzione di adattamento al cambiamento climatico.

Gli altri incontri

Tra gli altri incontri imperdibili, quello del 1 dicembre all’Ateneo Veneto dove si terrà l’evento introdotto dal climatologo Luca Mercalli “Lo sguardo oltre l’orizzonte. – Realizzazione femminile e nuova maternità nel contesto della crisi climatica”, a cui seguirà un reading di testi inediti a cura di ricercatrici, professioniste e attiviste di Venezia, accompagnati dai canti interpretati da Valentina Fin e Marco Centasso al contrabbasso. Gli appuntamenti continuano domenica 3 dicembre al Museo M9 con il regista Giovanni Pellegrini che introdurrà la proiezione speciale del suo ultimo film “Lagunaria”, un viaggio a trecentosessanta gradi tra passato e futuro di Venezia. Infine, martedì 12 dicembre alle 18 nell’Aula Magna Silvio Trentin di Ca’ Dolfin si terrà il talk “Storie di Aquagranda – presentazione dei progetti presentati per la Call for Contributors”. Dopo aver raccolto decine di racconti e di memorie della notte del 12 novembre 2019 e di altri episodi di marea inviati in questi mesi dalla comunità veneziana, verranno presentati frammenti di vita vissuta da Alberto Toso Fei e Giovanni Montanaro, insieme a Marco Paladini. Il calendario completo degli appuntamenti su www.aquagrandainvenice.it.

Autore:

Iscriviti a VE-NICE e non perderti nessun aggiornamento, ti invieremo 1 volta a settimana i nuovi articoli!