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Addio al ticket cartaceo: in Basilica si entra solo prenotando online

La decisione della Procuratoria di San Marco, a regime da luglio. Barel: «L’obiettivo, evitare il formarsi di code in Piazza». Una misura che presto potrebbe coinvolgere anche “el paròn de casa”

Addio ai biglietti cartacei, acquistati sul posto, per chi intende visitare la Basilica di San Marco. Una decisione che arriva dalla Procuratoria, con l’obiettivo di eliminare le lunghe code che si formano nei mesi dell’anno che registrano, nella città lagunare, una maggiore affluenza turistica. Dalle prossime settimane, non appena il nuovo sistema verrà definito nei dettagli, i visitatori della Basilica dovranno affidarsi solo ed esclusivamente alla prenotazione online, procedendo dunque all’acquisto del ticket sull’apposita piattaforma telematica. «Presenteremo ufficialmente il progetto tra un paio di settimane, dopo il Consiglio di Procuratoria in programma l’8 maggio. Il passaggio dal biglietto manuale a quello online sta crescendo molto lentamente: motivo – spiega il primo procuratore di San Marco, l’avvocato Bruno Barel – che ci ha spinti ad una accelerazione». Basti pensare che nel 2024 il totale degli ingressi con biglietto acquisito sul posto, in Basilica sono arrivati a quota 1.155.384 (il 59% del totale), mentre quelli online, che permettono di saltare la fila, sono stati poco meno di 789.000 (41%). Una prenotabilità ancora poco sfruttata, dunque, e i numeri lo confermano ulteriormente se preso in esame il 2022, con un 64% contrapposto al 36%. «La bigliettazione online – marca Barel – porterà ad evitare la formazione di code in Piazza, che sindaco e soprintendente ci hanno già chiesto di eliminare», in linea con una prenotabilità a cui il Comune sta puntando sempre di più, a cominciare dal tanto dibattuto contributo d’accesso, rilanciato proprio in questi giorni nella sua seconda fase sperimentale.

Il nartece della Basilica di San Marco
Canale d'acquisto differenziato per privati, tour operator e guide

«Noi stessi ci troviamo in imbarazzo nel momento in cui vediamo i turisti rimanere a lungo sotto il sole cocente, in attesa di entrare in Basilica. Ma è pur vero – evidenzia l’avvocato Barel – che non possiamo certo predisporre all’esterno una struttura che consenta loro di sedersi o di godere di un po’ di ombra. Il luogo non lo permette. Stiamo spingendo per concretizzare il tutto entro maggio, per far partire questo nuovo sistema, che entrerà poi a regime dall’1 luglio (i biglietti vengono venduti su base trimestrale). Avremo dei canali d’acquisto differenziati per privati, tour operator e guide». All’esterno della Basilica potrebbe inoltre essere prevista l’installazione di un totem informativo che indichi, a chi è sul posto e non ha ancora provveduto a comperare il biglietto, se di posti a disposizione per le visite ce ne sono ancora oppure no. Il fatto di puntare sull’online porterà un ulteriore vantaggio: dal nartece della Basilica, per il quale si stanno portando a termine i lavori, verranno eliminati biglietteria e tavoli sui quali finora sono stati venduti i souvenir legati al luogo sacro simbolo della città d’acqua. Se la prima non troverà alcuna sistemazione alternativa, per i secondi si prospetta invece una destinazione differente.

Colonna e campanile di San Marco
Bigliettazione online anche per il campanile di San Marco?

Al termine degli interventi di recupero ad oggi in corso, sostenuti con risorse della Procuratoria (100.000 euro), il limitrofo Ateneo San Basso, in piazzetta dei Leoncini, accoglierà infatti uno shop che avrà l’ambizione di distinguersi da tutti gli altri: l’obiettivo è quello di vendere prodotti unici nel loro genere, originali e di qualità, arrivando eventualmente a coinvolgere anche studenti di scuole e università del territorio, affinché prendano parte a concorsi di disegno e brandizzazione dei prodotti. «La prenotazione online sarà per fasce di mezz’ora. Così facendo le persone potranno scegliere quella di riferimento, verificando l’effettiva disponibilità dei posti nell’orario selezionato», riflette Barel. Una modalità utile anche in termini di sicurezza, oltre che di corretta gestione dei flussi. «In Basilica possono accedere contemporaneamente 500-600 persone». Sarà previsto un contingentamento degli accessi anche in base agli spazi interni – cattedrale da un lato, Pala d’oro dall’altro – con capienze differenti. «Nel secondo caso sono infatti molto limitate, il che significa che se in Basilica entreranno 600 visitatori, solo una parte di essi potrà vedere la Pala d’oro». E il nuovo sistema online potrebbe presto coinvolgere pure il campanile di San Marco. «D’altronde anche lì si formano code ed è un luogo condizionato dal fatto che più di tante persone non possono salire, insieme, sull’ascensore. Una volta in cima, gli spazi sono inoltre assai ristretti. Bisogna quindi procedere ad una programmazione attenta per ottimizzare i flussi». Anche in questo caso gli accessi “saltacoda” non sono al momento particolarmente utilizzati: nel 2024 sono stati 151.186, a fronte di oltre 516.000 ingressi “in coda”, ossia sul posto.

La facciata dell'Ateneo San Basso, in piazzetta dei Leoncini
Ateneo San Basso: entro l'estate sarà ultimata la facciata

Sono terminati intanto i lavori condotti sul lato del rio Canonica, sul retro. L’area è contraddistinta da una quota sul livello del mare particolarmente bassa, tanto che l’acqua salmastra iniziava a penetrare nei sotterranei della Basilica non appena superato il livello di 70 centimetri, raggiungendo anche la cripta. Un intervento che ha portato a completare le misure di protezione dell’intera Basilica, ultimando anche sul retro l’opera di salvaguardia già consolidata sul fronte e sul lato dell’edificio sacro, grazie alla realizzazione della recinzione in vetro volta a proteggerlo nelle giornate di alta marea che non prevedono il sollevamento del Mose. «Abbiamo optato per blindare finestre e porta d’acqua, in modo da fermare l’acqua del rio». E se un cantiere si chiude, un altro se ne apre, arrivando a coinvolgere la facciata esterna dell’Ateneo San Basso, che il Consiglio di Procuratoria ha scelto di valorizzare trasferendovi in futuro, oltre al già citato shop, anche un infopoint. «Pensato per garantire anche, ai meno avvezzi all’utilizzo dello smartphone, un aiuto proprio nella prenotazione online. L’altra mattina – continua il primo procuratore – hanno ultimato tutte le armature. In questi giorni sono state montate le protezioni a completamento del cantiere per la facciata e, dal 5 maggio, si entrerà a pieno regime». Barel annuncia che, entro l’estate, la parte esterna dell’edificio sarà terminata; mentre entro il 2026 l’Ateneo San Basso – che per editto di Napoleone ha smesso di essere un luogo sacro nel 1807 – tornerà ad aprire le sue porte ai visitatori. Per quanto riguarda la parte interna, verrà poi lanciato un concorso internazionale di idee dedicato alla sua riqualificazione e al suo arredamento.

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