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“Algoritmi di Pace”: 2000 persone alleate per la pace

“Algoritmi di Pace”: 2000 persone alleate per la pace
Dolo: diocesi di Padova e Venezia unite in una marcia sul legame tra intelligenza artificiale e umanità

Il pomeriggio del 28 gennaio, ben 2000 persone hanno partecipato con entusiasmo alla marcia “Algoritmi di pace”, un’iniziativa organizzata a Dolo promossa dalla diocesi di Padova che ha unito le forze con quella di Venezia. «La marcia è diventata interdiocesana», racconta suor Francesca Fiorese, organizzatrice del cammino. «Sono presenti il Patriarca di Venezia e il Vescovo di Padova».

L’evento ha proposto un percorso di riflessione approfondita sul delicato rapporto tra l’intelligenza artificiale e l’umanità, focalizzandosi con particolare attenzione sul tema della pace.
«Non abbiamo solo marciato, abbiamo cercato di seminare», afferma il patriarca di Venezia Francesco Moraglia. «Non vogliamo la pace dei vincitori ma una pace giusta per tutti i popoli fondata sul reciproco rispetto».

La marcia ha rappresentato un’occasione unica per esplorare le implicazioni etiche e sociali legate all’evoluzione dell’intelligenza artificiale e per promuovere una consapevolezza più profonda sull’impatto di queste tecnologie sulla nostra società.

«Non si può stare bene se da qualche parte qualcuno è in una situazione di conflitto», aggiunge il Vescovo di Padova, Claudio Cipolla. «La pace è un bene comune. Bisogna utilizzare l’intelligenza artificiale tenendo sempre al centro il bene dell’uomo e della società».

“Algoritmi di pace”: l’etica dell’intelligenza artificiale

«Marciare insieme è un gesto significativo in una società dove oggi domina l’individualismo», sottolinea il Patriarca di Venezia. «È sempre più necessario un fondamento etico in modo che i valori possano orientare le nuove tecnologie. Il linguaggio è la prima sfida che non dobbiamo perdere. L’intelligenza artificiale è solo un supporto, la sfida di adesso è far in modo che non crei una nuova umanità disumana». 

Pertanto, il cammino serve per chiedersi se sia possibile dare un codice etico a queste forme di intelligenza artificiale perché possano venir utilizzate per la pace. 

Prima della marcia è stato fatto un percorso di preparazione sulle forme di intelligenza artificiale. «Ora vogliamo metterci in marcia e muoverci insieme perché pensiamo sia importante crescere non solo nella tecnologia ma anche nei valori e quindi nella dimensione etica», afferma suor Francesca. «Il nostro camminare insieme è una denuncia  a tutte le guerre e tutte le costruzioni di armi che chiamiamo “intelligenti” ma che fanno strage di civili e persone che vogliono solo la pace».

“Algoritmi di pace” una marcia di più tappe a Dolo

«La marcia per la pace è un appuntamento che ci attende ogni anno nel mese di gennaio su sollecitazione del messaggio per la pace da parte del papa», spiega suor Francesca.
Ogni anno l’iniziativa viene organizzata in un luogo diverso, quest’anno è stata programmata a Dolo. In questa occasione le forze della parrocchia e del mondo civile si sono alleate per organizzare il momento. «Quello che ricevono in dono le comunità è la possibilità di mettersi insieme ad organizzare, sentirsi capaci di cooperare e collaborare», descrive l’organizzatrice.

La marcia è stata organizzata a tappe; «Partiremo da piazza del mercato, il luogo della socialità e dell’economia, per far capire quanto la dimensione etica e sociale abbia da convertirsi alla giustizia», racconta suor Francesca. «Successivamente raggiungeremo “Villa delle Rose”, un casa di cura per gli anziani dove i ragazzi del servizio civile porteranno la loro testimonianza sul concetto di limite». Questo momento risulta utile per riflettere su come l’uomo, quando considera il suo limite, riesce ad imprimere la sua umanità anche alla tecnologia.

«In seguito, al polo nautico di Dolo, rifletteremo sul legame tra l’intelligenza artificiale e il lavoro», continua l’organizzatrice. «Ed infine al monumento ai caduti ascolteremo le parole di un ragazzo fuggito dalla guerra in Sudan, per rivolgere uno sguardo misericordioso e di accoglienza». 

La marcia si concluderà con l’ultima tappa nella palestra del liceo Galileo Galilei; «arriveremo al luogo dell’istruzione e della cultura dove il momento centrale sarà l’eucaristia», conclude suor Francesca. 

"Algoritmi di pace”: la presenza di Lisa Clark, vincitrice al Premio Nobel per la pace 2017

Durante la marcia “Algoritmi di pace” era presente anche Lisa Clark, protagonista della Campagna per la messa al bando delle armi nucleari (International Campaign to Abolish Nuclear Weapons ICAN) e vincitrice del Premio Nobel per la pace nel 2017.

«Siamo stati migliaia a vincere quel premio», afferma Lisa. «Nel 2017 abbiamo ottenuto l’approvazione per la messa a bando delle armi nucleari da parte di 122 Stati. Ora stiamo raccogliendo le ratifica degli Stati, per ora sono 80 ma l’Italia manca ancora, la nostra lotta oggi è questa».

Il consiglio di Lisa è di cercare di influenzare i poteri e le istituzioni più vicine a noi. Questo può essere fatto comunicando chiaramente e pacificamente la nostra opposizione alla guerra. 

«Anche grazie a questa esperienza possiamo lanciare un messaggio», afferma Lisa. «Se dobbiamo affrontare dei problemi pensare che siamo in tanti è mezza battaglia vinta; ci da l’energia per continuare e mostra ad altri che si possono affrontare, l’unica cosa sbagliata è rassegnarsi».

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