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Altobello, laboratorio di integrazione con i filippini

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Esperienze di conoscenza e integrazione
La foto ufficiale del Grest da poco concluso (qui in apertura) è eloquente: sono diversi i bambini e ragazzi non italiani che vi hanno partecipato.  Si tratta comunque di fanciulli provenienti da famiglie legate attivamente alla parrocchia “Cuore Immacolato di Maria” ad Altobello, retta dai chierici regolari somaschi, conosciuta popolarmente come parrocchia della Madonna Pellegrina.
La presenza della comunità filippina
Nel panorama multicolore di questa comunità, tra gli stranieri, per il numero di presenze, spiccano i Filippini. Ad Altobello, sono una realtà “forte”. Del resto, il nuovo parroco, padre Roberto Marongiu – peraltro ancora in attesa di essere insediato, ma già amministratore parrocchiale – è affiancato proprio da due padri filippini.
«I fedeli connazionali celebrano con loro la messa il sabato sera, dopo la nostra prefestiva delle 18.30. Partecipano nella loro lingua, il tagalog, e qualche volta in inglese. Hanno addirittura tre cori che animano le messe a turno. Sono legati alla comunità che era dei Redentoristi della “Fava”, in pieno centro storico a Venezia».
Sembrano mostrare una fede granitica…: «Sono molto uniti tra loro e alle proprie tradizioni. Con loro si sta iniziando un cammino di integrazione assieme ai nostri italiani, anche per quanto riguarda le celebrazioni. Per esempio, durante il mese di maggio, “dividevamo” le giornate per animare il rosario… anch’essi partecipavano».
La altre nazionalità presenti ad Altobello
Oltre ai Filippini, ci sono gruppi di altre nazionalità. Uno numericamente importante è quello dei Bangladesi. «È una convivenza un po’ diversa e per alcuni aspetti problematica… Non abbiamo la stessa religione: sono infatti, per lo più, buddisti. Perciò il rapporto con loro resta pressoché limitato all’uso del patronato. Specialmente i più piccoli si mettono davanti alla chiesa a giocare a pallone, mentre i più grandi chiedono di poter usare il nostro campo sportivo. Manca, dunque, una vera integrazione: quando nel pomeriggio vanno via gli italiani, arrivano loro e restano lì, ora che è estate, anche fino alle 10 di sera».
Il Grest di Altobello aveva per tema “Tutto è connesso”. Per la parrocchia questo diventa l’impegno ad evangelizzare relazioni tra culture diverse.
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