Giovedì 19 dicembre, alle ore 10.30, Villa Bisacco a Chirignago verranno inaugurate le 27 “Panchine animate, semi di cittadinanza attiva”, un progetto di inclusione sociale e riqualificazione urbana.
L’iniziativa, promossa dalla Municipalità e sostenuta da Enel, vede la partecipazione attiva del Centro Don Orione come capofila e della cooperativa Rosa Blu, insieme a diverse realtà associative del territorio che ha invitato i suoi ospiti a riqualificare 27 panchine del territorio dipingendo su di esse diverse emozioni.
Il programma della giornata prevede il saluto delle istituzioni, seguito dalla presentazione del progetto e dalle testimonianze di chi ha partecipato alla sua realizzazione. Infine, a concludere la mattinata, sarà offerto un buffet aperto a tutti i partecipanti. La cittadinanza è invitata a partecipare e, per l’occasione, saranno distribuiti gadget ai presenti.
«I ragazzi si sono sentiti protagonisti, non solo nell’aiutare la comunità, ma anche nel portare avanti un percorso di crescita personale», ha sottolineato Fabrizia Scantamburlo, responsabile del Centro Don Orione. «Prima di dipingere le emozioni, le hanno vissute e analizzate. Questo ha reso il progetto ancora più significativo».
L’idea di “panchine animate” non si limita al concetto di semplice arredo urbano. Queste 27 panchine diventano simboli di emozioni e relazioni umane, dipinte a mano dai ragazzi e dai volontari coinvolti nel progetto.
Il Centro Don Orione, già promotore di una precedente iniziativa simile, ha accettato il ruolo di capofila del progetto.
L’esperienza, portata avanti in sinergia con la cooperativa Rosa Blu, si è avvalsa del supporto artistico del fumettista Emanuele Boscolo, in arte “Manucomix”. Insieme a lui, i partecipanti hanno intrapreso un cammino non solo pratico, ma anche introspettivo.
Il progetto ha coinvolto i ragazzi in tutte le fasi operative: dalla progettazione grafica alla pittura delle panchine.
«Per i ragazzi è stata un’esperienza di inclusione con il territorio e con altri gruppi. Hanno lavorato con noi, con la Rosa Blu, con il fumettista e con altre realtà locali», racconta Fabrizia Scantamburlo.
Ogni panchina rappresenta un’emozione: gioia, paura, speranza, tristezza e molte altre. I partecipanti, prima di dipingerle, hanno esplorato questi sentimenti dentro di sé, dando forma e colore alle loro percezioni. Questa fase di introspezione ha permesso loro di esprimere emozioni spesso difficili da raccontare a parole, trasformandole in immagini che resteranno visibili alla comunità.
Conclusa la cerimonia di inaugurazione, le panchine non resteranno a Villa Bisacco, ma troveranno la loro collocazione definitiva in due luoghi del territorio: il parco Hayez a Zelarino e un’area verde di Favaro.
«Questi spazi, frequentati quotidianamente da cittadini di tutte le età, diventeranno luoghi di sosta e riflessione, arricchiti dalla presenza delle panchine emozionali», conclude la responsabile. «Oltre alla funzione pratica, le panchine avranno anche un ruolo simbolico, trasmettendo messaggi di empatia, partecipazione e consapevolezza emotiva».
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