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Comunità del Sacro Cuore di Mestre aperta all’inclusione

Comunità del Sacro Cuore di Mestre aperta all’inclusione
«I ragazzi di origine straniera parlano lo stesso linguaggio dei nostri»: la crescente partecipazione di diverse nazionalità nelle attività del patronato

Al patronato Sacro Cuore di Mestre, le attività sportive stanno diventando sempre più inclusive. Nel calcio, metà dei bambini partecipanti sono italiani e metà stranieri. Per esempio, i ragazzi delle medie che praticano calcio hanno disputato una partita contro una squadra di ragazzi bengalesi che frequentano il patronato durante le giornate di gioco libero.

Lo sport risulta quindi essere un modo per unire due realtà apparentemente diverse. «Vedo da parte dei ragazzi di origine straniera modalità di espressione uguali a quelle dei nostri», afferma la responsabile Alessandra Molani. «I giovani sono uguali: gli stranieri si comportano in maniera identica ai nostri».
Tuttavia, questo è solo uno dei settori in cui gli stranieri, e in particolare la comunità bengalese, si stanno integrando all’interno del patronato parrocchiale. In primo luogo, il doposcuola è sostenuto in gran parte grazie alla loro partecipazione.

«Oltre alla comunità bengalese, abbiamo incontrato anche la comunità filippina, proveniente dalla parrocchia di Altobello, e la comunità cingalese», descrive la responsabile. «Abbiamo avuto momenti di incontro che sono stati importanti dal punto di vista anche religioso, per quanto riguarda le celebrazioni, e in ordine alla condivisione culturale».

Integrazione e prospettive future: il patronato Sacro Cuore di Mestre e l'inclusione della comunità bengalese

«Come patronato, io e il parroco don Fabio abbiamo partecipato ad incontri di formazione con il Comune per comprendere meglio la comunità bengalese qui a Mestre», racconta Alessandra. «Riteniamo fondamentale capire le dinamiche e le logiche della loro cultura, oltre a come stanno vivendo questo passaggio. Non possiamo ignorare il fatto che siano cittadini a tutti gli effetti».

Pertanto, l’intenzione per il prossimo anno è di lavorare diversamente sul tema del doposcuola. Concentrandosi non solo sui ragazzi, ma anche sulle loro famiglie, per avere un impatto più significativo e duraturo.

Le iniziative del Sacro Cuore: tra gruppo anziani, attività per disabili e il teatro Kolbe come punto di riferimento culturale ed artistico

Oltre alle attività sportive, che hanno visto una vasta partecipazione, il patronato del Sacro Cuore ha proposto anche iniziative per anziani e persone con disabilità.
«Sono molto contenta del gruppetto anziani che il giovedì pomeriggio si trova per giocare a burraco», afferma Alessandra. «Speriamo che questa attività porti anche ad altre».
Nell’ambito di questo gruppo, i “diversamenti giovani”, è stato anche organizzato un pellegrinaggio, dove 40 persone hanno fatto visita al Santuario della Madonna di Monte Berico a Vicenza.

Inoltre, il patronato ha ospitato un gruppo di ragazzi con sindrome di Down, che hanno seguito un corso di teatro terapia. Questo percorso si è concluso con una rappresentazione al Teatro Kolbe.

Infatti, la stagione del Teatro Kolbe è stata ricca di successi, con una varietà di spettacoli, musica, conferenze e letture. Gli eventi hanno attirato un’ottima affluenza di pubblico.
«Speriamo di diventare un punto di riferimento culturale e artistico, anche per l’eterogeneità della zona», spiega Alessandra. «Il nostro obiettivo è attrarre un pubblico sempre più vasto, affinché il teatro possa diventare un’occasione di arricchimento e opportunità sia per il pubblico che per gli artisti».

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