Sono 380 i ragazzi, dalla prima alla quarta superiore, che parteciperanno ai corsi per educatori 2024, dove le iscrizioni si sono chiuse il giorno stesso dell’apertura. «Abbiamo aggiunto altri due incontri» afferma don Riccardo Redigolo, direttore della Pastorale Giovanile della diocesi di Venezia. Oltre alle otto serate, in programma da febbraio a maggio a Zelarino e Caorle, verranno proposte due giornate di formazione per le parrocchie del litorale, sempre verso Caorle e Quarto d’Altino.
«Le parrocchie sono cambiate – spiega don Riccardo – e non possiamo più pensare di riuscire a coinvolgere gli adolescenti con gli stessi metodi di qualche anno fa».
Pertanto, il progetto “Custodi di comunità”, che avrà inizio quest’anno, si pone come obiettivo quello di diventare una proposta con una continuità nel tempo.
«Abbiamo deciso di partire da 12 educatori ventenni», racconta il direttore. «Vogliamo investire nella loro preparazione in modo che possano successivamente condividere e trasmettere le conoscenze acquisite ai più giovani all’interno delle rispettive parrocchie».
Avendo l’opportunità di coinvolgere così tanti giovani all’interno del contesto parrocchiale, quest’anno si è deciso di proporre dei corsi più contenuti nei numeri ma più dettagliati nelle relazioni che si vogliono creare tra gli animatori.
I ragazzi iscritti verranno suddivisi in gruppi non superiori alle 20 persone, mescolando i partecipanti provenienti dalle diverse parrocchie.
Nel corso, strutturato in 4 serate, verranno affrontate 4 tematiche relative all’animazione.
«Oltre all’ascolto e alla preghiera – spiega don Riccardo – gli adolescenti sono chiamati a mettersi in gioco con parti pratiche».
Le serate verranno gestite dal team “Ago Formazione” di Gigi Cotichella che verrà affiancato da 12 giovani adulti sui quali la diocesi ha investito con diversi incontri e weekend di formazione.
Inoltre, ai ragazzi dalla quinta superiore in su verrà dedicato uno spazio per riflettere sui temi legati alla disabilità e all’inclusione sociale; dinamiche ormai presenti in molti Gr.est.
Infine, sempre per i giovani adulti, ci sarà una serata dedicata al confronto e all’ascolto con le altre realtà parrocchiali.
L’alto numero di iscritti è un segno positivo dovuto in parte all’interesse delle parrocchie nel fornire un servizio di qualità alle famiglie durante l’estate, ma soprattutto alla volontà di investire risorse ed energie nella formazione di ragazzi ed adolescenti, rendendoli sempre più competenti come animatori.
Per i corsi educatori sono state proposte 8 serate, con un modulo che si ripete in due realtà della diocesi.
Il primo ciclo si terrà a nel Centro Urbani a Zelarino nei giorni di venerdì 23 febbraio e 1, 8 e 15 marzo, mentre il secondo sarà nella parrocchia di Santo Stefano a Caorle nei giorni di venerdì 12, 19 aprile e 3 e 10 maggio.
Il progetto “custodi di comunità” mira a coinvolgere i ragazzi in modo che siano in grado di organizzare e gestire avendo il controllo delle forze presenti all’interno delle proprie parrocchie.
«È un’opportunità di annuncio del Vangelo, perché durante l’estate abbiamo tutti i ragazzi, anche quelli che durante l’anno non frequentano più le parrocchie», afferma don Riccardo. «Queste sono le occasioni per coinvolgere di nuovo questi ragazzi all’interno del contesto parrocchiale».
«C’è una saggezza che deve venire fuori da questo progetto», conclude il direttore della Pastorale dei ragazzi e dei giovani. «Bisogna riuscire ad organizzare proposte estive con i ragazzi ricche di senso e di stile cristiano. Lo faremo grazie al contributo di chi ha fatto un percorso di formazione, coinvolgendo così anche quelli che partecipano meno».
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