AIL Venezia propone per l’inizio del 2025 un nuovo corso gratuito di formazione per volontari, per la prima volta a Mestre. Negli anni passati, infatti, i corsi erano sempre stati tenuti ciclicamente nell’ospedale di Mirano-Dolo, in collaborazione con il reparto di oncoematologia e gli psicologi di quella struttura sanitaria. Questa nuova edizione, invece, si terrà presso l’Aula Blu dell’Ospedale all’Angelo di Mestre e sarà articolata in quattro incontri: 18 e 25 gennaio, 1 e 15 febbraio dalle 9 alle 13.
Per partecipare è necessario iscriversi entro il 4 gennaio, scrivendo alla segreteria via email oppure telefonando ai numeri 0415100830 oppure 3920284618. Non sono previsti requisiti di età per l’ammissione, a eccezione di essere maggiorenni. Avvenuta l’iscrizione, prima che il corso cominci, ogni aspirante volontario dovrà sottoporsi a un colloquio di idoneità con una psicologa affinché sia valutata la sua capacità e motivazione per attività di volontariato ed eventualmente in quali ambiti: bisogna sempre tenere presente che, pur con diversi gradi, in tutte le attività si entra in contatto in qualche modo con la difficile realtà della malattia.
Il corso segue le linee guida nazionali dell’associazione e garantisce una formazione di base del volontario. Nel caso in cui il volontario voglia mettersi a disposizione per servizi a stretto contatto con i pazienti, la formazione di base può essere integrata. Nel primo incontro del corso saranno introdotti missione, valori, prassi consolidata e stili di condotta dell’AIL, con cenni sulle leggi riguardanti il volontariato e la copertura assicurativa messa a disposizione dei volontari. Inoltre una psicologa che collabora con il reparto di ematologia descriverà le mansioni e il ruolo del volontario.
Nel secondo incontro i medici del coordinamento di ematologia e alcuni infermieri dell’Ospedale all’Angelo descriveranno alcune norme di comportamento. Nel terzo la psicologa del reparto di ematologia parlerà del vissuto e del passato del paziente onco-ematologico, dell’elaborazione di un lutto e del ruolo dei care-giver. Seguirà una esercitazione pratica in piccoli gruppi. Nell’ultimo sabato verrà spiegato il modo migliore con cui relazionarsi con il personale sanitario. Al termine del corso saranno spiegate agli aspiranti volontari anche alcune metodologie utili per il fundraising di beneficenza.
Ogni nuovo corso permette la formazione di nuovi volontari, fondamentali per poter offrire dei servizi in maniera stabile e con delle turnazioni non troppo gravose per i volontari stessi. Negli anni passati la partecipazione è stata buona e nella scorsa edizione a Mirano sono stati formati 15 volontari. Attualmente AIL nella provincia veneziana può contare su 500 volontari occasionali: il loro sostegno si fa particolarmente sentire nelle attività di vendita delle stelle di Natale e delle uova di Pasqua il cui ricavato contribuisce a sostenere l’associazione. Purtroppo, però, il numero di volontari stabili è decisamente inferiore, soprattutto per i servizi più impegnativi, per i quali serve anche una certa assiduità.
Per esempio per il trasporto dei malati onco-ematologici nel Veneto l’associazione riceve continue richieste da parte dei pazienti, ma per la guida di due mezzi può contare solo su sette autisti e un numero così basso non può garantire la copertura del servizio per tutti i giorni della settimana e per tutti i periodi dell’anno: in agosto molti di questi autisti hanno dato la disponibilità per continuare il servizio e ciò è stato fondamentale in un mese in cui molte associazioni non avevano la stessa possibilità; d’altra parte, invece, proprio in questo periodo l’associazione si trova più in difficoltà a offrire il servizio di trasporto.
Anche per quanto riguarda il servizio di day-hospital il numero di volontari non è sufficiente e per questo a volte non è possibile offrire un’assistenza continua e si cerca di garantire il servizio perlomeno nei giorni o nelle fasce orarie in cui vi è più necessità. Purtroppo ci sono criticità anche per quanto riguarda le case alloggio, abitazioni messe a disposizione dall’associazione a titolo gratuito per i pazienti ematologici e per i loro care-giver.
Nella provincia di Venezia, infatti, le strutture di accoglienza di questo tipo sono presenti in sei e, per il numero ridotto di volontari che se ne occupa, non è facile controllare periodicamente lo stato di tutte le residenze e seguire tutti i pazienti nelle fasi di accoglienza e partenza dall’alloggio, tenendo conto che occorre consegnare e ritirare le chiavi, accompagnare e aiutare il paziente nel trasloco ed essere disponibili nel caso in cui il malato abbia bisogno di assistenza anche in altri momenti. L’obiettivo di AIL Venezia, dunque, è di formare dei gruppi operativi più consistenti di volontari stabili in tutti i servizi, soprattutto per trasporto, day-hospital e case alloggio.
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