L’apparato digerente è in contatto con la pelle? Sì, in qualche modo questi due insiemi di elementi del corpo umano lo sono, ma soprattutto si somigliano per quanto riguarda la caratteristica di avere una funzione di barriera naturale, lo stomaco infatti internamente ha uno strato di mucosa che protegge dall’acido cloridico di cui sono formati i succhi gastrici, mentre la pelle difende come una membrana gli organi del nostro corpo dai raggi solari e dagli agenti esterni.
Per mantenere in modo regolare le funzioni di questi due sistemi della biologia umana, buona parte della responsabilità deriva dalla salute dei batteri “buoni” che garantiscono il funzionamento dello stomaco che in caso di malfunzionamenti ha ripercussioni anche a livello cutaneo e viceversa, risentendo in modo determinante dell’alimentazione. Di questi temi e della prevenzione dei tumori della pelle si è parlato il 26 ottobre a Palazzo Corner Mocenigo, sede del Comando Regionale della Guardia di Finanza, dove si è tenuta la conferenza “Dalla pelle allo stomaco. Come proteggiamo le nostre barriere”, con la direzione scientifica del Centro di Medicina di Mestre e il patrocinio del Comune di Venezia.
«Di che cosa sia la barriera gastrica ormai siamo diventati un po’ tutti esperti grazie a pubblicità e prodotti dedicati – spiega Giuseppe Del Favero gastroenterologo del Centro di Medicina di Mestre – ma va ricordata la sua funzione fondamentale per il nostro apparato digerente, che è collegato con la pelle attraverso meccanismi di difesa da batteri e tossine simili. Nello stomaco l’acido ha la funzione di distruggere questi elementi, ma senza una barriera di contrasto formata da una mucosa questo processo finirebbe per danneggiarlo, provocando dolore. Quando l’equilibrio fra fattori aggressivi e difensivi si sbilancia, insorgono le patologie».
«L’alterazione principale di questo strato protettivo nello stomaco nell’essere umano è costituita dall’ helicobacter pylori, un batterio che resiste ai succhi gastrici e che è responsabile di gastrite e ulcera – chiarisce il medico – infiammazioni simili possono essere causate anche dall’abuso di farmaci antinfiammatori non steroidei, come il classico ibuprofene. L’helicobacter pylori, che si contrae spesso in età neonatale e può restare inattivo per decenni, andrebbe assolutamente eradicato, sia per i disturbi che provoca ma anche per i rischi tumorali a cui espone, infatti ha la stessa classificazione del fumo come pericolosità, basta una cura antibiotica per sconfiggerlo, seppure abbastanza tosta a causa della farmacoresistenza a cui ormai si è adattato».
Il concetto di barriera è presente sulla pelle grazie al ruolo delle cellule: «Si dispongono in una sorta di muraglia cinese a formare dei mattoni uniti fra loro da una “malta” naturale, il grasso – spiega la dermatologa Ilaria Mattei – quando questo strato si altera, il derma si secca, aumenta il prurito, si suda di più ma soprattutto si altera il microbiota, ovvero l’insieme dei batteri non nocivi che colonizzano una parte del corpo e che impediscono la comparsa di infezioni, che possono trasferirsi ad altri parti del corpo, infatti c’è un nesso anche fra pelle e stomaco».
«Nel caso di malattie comuni come psoriasi, dermatiti, acne, rosacea, c’è un nesso fra sistema digerente e manifestazioni cutanee – continua la dottoressa – ma quello che preoccupa di più è l’aumento dell’insorgenza di tumori della pelle come i melanomi, che si diffondono al resto del corpo. Bisogna quindi prestare grande attenzione non solo a proteggere la propria pelle dai raggi solari ma anche dalla repentina comparsa o mutazione di nei. Dal sole bisogna schermarsi o fisicamente o chimicamente con prodotti solari, diventa fondamentale garantire la barriera protettiva anche in punti come le labbra o le orecchie che a volte vengono sottostimati»
«L’alimentazione e il microbiota sono molto legati – aggiunge il dottor Del Favero – non ci sono evidenze scientifiche inequivocabili sul singolo ingrediente, ma è conclamato che la dieta mediterranea ricca di cereali, frutta e verdura e povera di proteine e grassi animali abbia un effetto positivo sugli organismi che proteggono le nostre barriere». Riguardo a una dieta per la pelle la dottoressa Mattei aggiunge: «Andrebbe evitato l’alcol che secca il derma, mentre caffeina e fibre sembrano stimolare il sistema immunitario, in linea di base tutto quello che altera lo stomaco ha una ripercussioni cutanea, mangiare poco di tutto è la chiave per una salute dermatologica».
«Proprio per la delicatezza di questo equilibrio cerco di studiare anche quello che avviene all’interno dei social network dove spesso vedo consigli azzardati privi di criteri medici – aggiunge la dottoressa – con l’alimentazione e la cura della pelle non ci si improvvisa». Riguardo all’insorgenza dei tumori è interessante notare una loro diminuzione proprio allo stomaco: «E’ in drastico calo dagli anni ’70, non ci sono ricerche che lo provino, ma qualcuno avanza l’ipotesi che sia grazie alla diffusione dei frigoriferi e a una miglior conservazione dei cibi si sia evitata la formazione di sostanze cancerogene come le nitrosammine». In questo mese di ottobre: «Parlare di prevenzione e fare esami è importante, anche nel caso di patologie che se sottostimate possono essere pericolose, meglio aderire agli screening e portare un messaggio di grande speranza: affrontate per tempo le malattie sono curabili», ha ricordato la presidente del Consiglio comunale di Venezia, Ermelinda Damiano, intervenuta alla conferenza.
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