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“Dignitas Infinita”: l’intoccabile dignità dell’uomo

“DIgnitas Infinita”: l’intoccabile dignità dell’uomo
Approfondimento sul documento della dottrina cattolica sulla dignità umana: un dialogo tra fede, medicina, etica e diritto

Giovedì 23 maggio alle 20.45, nell’aula magna della parrocchia di S. Pietro Orseolo a Mestre, si è svolto un incontro dedicato alla “Dignitas Infinita”. Questo documento, redatto nel 2024, è una dichiarazione sulla dottrina cattolica che evidenzia l’importanza della dignità umana e ne illustra il legame con Dio. Affronta temi come il gender, la maternità surrogata, l’aborto e l’eutanasia, ribadendo la posizione del magistero della Chiesa su queste questioni.
L’incontro è stato un dialogo tra fede, medicina, etica e diritto.

«Questo documento è una raccolta di questioni già affrontate dalla Chiesa che sono state riproposte all’attenzione dei fedeli», spiega l’avvocato Costantino M. Fabris dell’Unione giuristi cattolici italiani. «Il punto è salvaguardare la dignità umana».

Infatti, il testo ci tiene a sottolineare come ognuno di noi abbia una dignità intoccabile ed intrinseca, indipendentemente dalle sue condizioni. «Tutti noi siamo formati ad immagine di Dio e questa immagine riguarda la persona», afferma il parroco e docente don Corrado Cannizzaro. «È un dato che viene prima di tutto e nessuno può toccarlo. La dignità umana non può essere basata su standard individuali».

“Dignitas infinita”: responsabilità e cura della vita

Il documento, approvato da Papa Francesco, proviene dalla sezione dottrinale del dicastero della curia romana e si concentra sull’importanza della dignità infinita che ha la persona.  

«L’essere umano per il solo fatto di esistere ha in sé qualcosa che non perderà mai», aggiunge descrive la dott. Elena Ramilli, ostetrica e ginecologa. «Pertanto l’essere umano inizia ad essere tale dal suo concepimento».
Durante l’incontro è stato quindi approfondita la centralità della dignità umana, per promuoverla e garantirla.

«Possiamo legare a questo tema i concetti di responsabilità e cura», spiega il dott. Emanuele Muresu. «Abbiamo la responsabilità di garantire all’uomo la cura della vita, per rilevare un principio di giustizia».

 

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