Sono 28 i diorami che rappresentano la vita di Gesù, realizzati da Francesco Bonvissuto e dalla moglie Bruna, attualmente presenti nella chiesa della Maddalena di Venezia. «Ma mi piacerebbe crescere e arrivare a realizzare più di 50 scene», afferma l’artigiano Bonvissuto.
La mostra, già visitabile e che sarà presente nella chiesa per tutto il 2024, evidenzia la dedizione dell’artigiano nel rappresentare fedelmente le varie rappresentazioni. Pertanto, le espressioni, i volti ed i vestiti sono tutti pensati nei minimi dettagli con collegamenti evidenti tra le scene.
«La commozione è tanta anche nelle persone che passano», spiega Bonvissuto. «I passanti restano sempre sorpresi».
L’opera è stata creata per essere alla portata di tutti in quanto non è stato applicato del vetro a protezione; così la si è resa tattile ed è stata posizionata leggermente più in basso per risultare più visibile anche da bambini e dalle persone diversamente abili.
«Mi piace pensare di “far vedere“ anche i ciechi che, toccando le statue, riescono a percepire le immagini».
Le didascalie vengono proposte in italiano ed in inglese, con la possibilità di utilizzare audioguide e libri anche per non vedenti.
L’idea di realizzare quest’opera è nata circa 20 anni fa.
Durante la Quaresima del 2005, l’artigiano Francesco Bonvissuto, originario della Sicilia, dopo aver assistito ad un musical sulla Passione di Cristo decide di iniziare a rappresentare la vita di Gesù partendo dai Passi dei quattro Vangeli di Luca, Matteo, Giovanni e Marco.
«C’è stato un momento durante lo spettacolo nel quale l’attore che interpretava Gesù disse la frase “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”; quell’istante mi ha emozionato e coinvolto talmente tanto da voler realizzare quella scena», racconta l’artigiano. «Volevo fare qualcosa di diverso. Sono partito dall’episodio della Passione fino ad arrivare all’Ascensione al cielo».
Iniziando a fare esposizioni per l’Italia, Bonvissuto è stato spinto a realizzare opere più dettagliate. Così, ispirandosi al film di Zeffirelli “Gesù di Nazareth”, ha creato sempre più scene. «Alcuni ritratti in miniatura sono ispirati proprio ai personaggi del film», descrive Bonvissuto.
Utilizzando vari materiali, come legno, polistirolo e polistirene, l’artigiano Francesco è riuscito a creare un’atmosfera unica, capace di coinvolgere i visitatori.
Tecnicamente le statue vengono realizzate in resina e dipinte a mano; gli abiti sono in stoffa e per le scenografie vengono utilizzati vari sugheri e piante finte.
La mostra, composta da 28 diorami, dall’Annunciazione alla Pentecoste, permette al visitatore di immergersi nella vita di Gesù, avvicinandosi al diorama e anche attraverso un gioco di luci e prospettive, punti di forza dell’opera.
La mostra è presente per il 4° anno di seguito a Venezia. Attualmente si trova nella chiesa della Maddalena, a Cannaregio, ed è visitabile tutti i giorni dalle 9.30 alle 13 e dalle 14 alle 17, ad eccezione del lunedì, tranne se festivo.
I veneziani e tutte le persone che passano stanno apprezzando moltissimo l’opera.
«Pensando che sia un classico presepe, quando entrano rimangono sbalorditi», conclude Francesco Bonvissuto. «Per noi è un onore e un piacere riuscire anche a trasmettere queste emozioni. Alcune persone addirittura si inginocchiano e si mettono a piangere osservando queste scene».
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