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Dopo la Gmg: «Ragazzi, la gioia è da trasmettere»

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150 giovani si sono riuniti per ricordare la recente esperienza a Lisbona
La Gmg, una grande avventura in cui conoscersi e conoscere il Signore. Domenica 10 settembre 2023 a Jesolo Lido, presso la parrocchia dei Santi Liberale e Mauro, circa 150 giovani del Patriarcato di Venezia si sono riuniti per ricordare le giornate intense del pellegrinaggio a Lisbona con Papa Francesco.
Una giornata proposta dalla Pastorale Giovanile non solo per ricordare, ma anche per fissare alcuni contenuti e alcune riflessioni proposti dal Santo Padre e così iniziare insieme il nuovo anno pastorale diocesano.
La partecipazione del Patriarca Francesco Moraglia all'incontro
Il Patriarca Francesco ha raggiunto i ragazzi al mattino, prima di presiedere la Santa Messa, per un piccolo saluto di benvenuto: «Ci siamo visti l’ultima volta a Tomar, in Portogallo, dove eravate ospitati. So di comunità e parrocchie che hanno vissuto esperienze rocambolesche. Avete vissuto momenti forti e belli e anche alcuni sacrifici e disagi, ma anche questo è Gmg. Sono cose che si vivono alla vostra età».
Il Patriarca ha ricordato che «Certe cose si possono fare solo alla vostra età. Vi invito a riflettere su una caratteristica particolare della vita: non consente di tornare indietro. Ma ce n’è ha anche una seconda: non si può non scegliere e alla vostra età non si può non scegliere».
La messa in presenza del Patriarca
La celebrazione della Messa domenicale, a cui i giovani veneziani hanno partecipato insieme alla comunità locale, è stata il cuore ed il centro della giornata. A presiederla il Patriarca con la concelebrazione di don Riccardo Redigolo, direttore della Pastorale Giovanile, don Marco Zane, direttore della Pastorale vocazionale e don Filippo Malachin, condirettore dell’Opera diocesana per gli Esercizi Spirituali. Presente alla Messa anche il sindaco di Jesolo Christofer De Zotti.
Cuore dell’omelia del Patriarca è stato un invito alla testimonianza e all’annuncio a commento delle parole del Santo Padre scelte come riferimento per tutta la festa: «La gioia è missionaria, non è per noi stessi è da portare agli altri».
«Facciamo una esemplificazione – commentava il Patriarca – avete ottenuto un traguardo o qualcosa di grande che avete desiderato. E vorreste dirlo a tutti, perché siete felici. Però vi viene detto di non dirlo a nessuno…, come minimo uno sta male per questo…: “ma come, non posso dire che ho ottenuto ciò che desideravo?”. Se rileggiamo la frase del Papa capiamo che il nostro rapporto con Gesù non è autentico e sincero se non lo comunichiamo agli altri. Se non sentiamo questo bisogno diciamo che il Signore è la gioia, ma non è veramente la gioia della nostra vita. Questa gioia che nasce dall’incontro con Gesù è una gioia piena e umana. Riguarda la mia vita di tutti i giorni: dobbiamo evitare che le frasi restino “frasi fatte”, degli stereotipi, degli slogan. Avete diritto di essere nella gioia, ma bisogna iniziare un cammino che ci faccia scoprire che il Vangelo è veramente gioia».
La conclusione della giornata per i 150 giovani

Nel pomeriggio i ragazzi, dopo aver condiviso il pranzo al sacco e aver trascorso del tempo in giochi e attività all’aperto, si sono nuovamente riuniti in chiesa per ascoltare delle testimonianze sull’esperienza della Gmg e riascoltare alcuni discorsi del Papa a Lisbona. Infine, un tempo di adorazione davanti al Santissimo Sacramento dell’Eucarestia ha suggellato e compiuto la giornata, prima di condividere un tuffo nel mare jesolano in un vicino stabilimento balneare.

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