Logo Salus & Green

Ecogiustizia: un patto di comunità per Porto Marghera

manifestazione-ecogiustizia-venezia-palazzo-regione-veneto
Sei associazioni nazionali siglano un accordo per favorire insieme la bonifica dell’area inquinata di Venezia

Vecchi problemi ma nuove soluzioni: «La novità di questa campagna, che ci vede impegnati nella tappa di Porto Marghera, uno dei 42 Siti di Intesse Nazionale in attesa di bonifica – spiega il Presidente Nazionale di Legambiente Stefano Ciafani – è essere uniti in sei associazioni (Acli, Agesci, Arci, Azione Cattolica, Legambiente e Libera), con storie e sensibilità diverse, ma con il tratto comune di essersi occupati di giustizia ambientale, con l’obiettivo di mettere in campo delle azioni concrete per riportare all’attenzione e fare luce sui terrori “dimenticati” ancora in attesa di essere decontaminati dagli inquinanti. Si parla di 170.000 ettari di terra e 78.000 di mare, dove vivono sei milioni di persone. Per questo è nata la campagna “Ecogiustizia Subito».

«In questi luoghi le persone hanno ormai perso la speranza di poter pensare a un futuro diverso con la decadenza dopo lo sviluppo economico, pagato a caro prezzo dal punto di vista ambientale – prosegue – dai dati che abbiamo raccolto direttamente dal Ministero dell’Ambiente appaiono netti ritardi, tanto che se Porto Marghera fosse stata in America o Germania, nello stesso tempo dall’avvio delle nostre procedure sarebbe stata bonificata almeno due volte». Come ha tenuto a precisare Pierangelo Molena, Presidente delle Acli veneziane: «Questa non è un’iniziativa contro, ma a supporto di politica e istituzioni perché ci siano i giusti finanziamenti per bonificare l’area di Porto Marghera e non si fermerà con la manifestazione simbolica del flashmob la mattina del 22 gennaio davanti alla sede della Regione a Palazzo Grandi Stazioni di Venezia, ma proseguirà con appuntamenti sul territorio per tenere alto il livello di attenzione».

Porto Marghera e l’impegno delle associazioni con la sigla di un patto di comunità

Dalle parole ai fatti: dopo la manifestazione della mattinata le associazioni si sono radunate nella sede del Acli Venezia di Via Ulloa a Marghera per siglare, simbolicamente con una firma per ogni rappresentante di Acli, Agesci, Arci, Azione Cattolica, Legambiente e Libera un vero e proprio patto di comunità per l’ecogiustizia di Porto Marghera. Un’area divenuta SIN (Sito di Interesse Nazionale) con la legge 426 del 1998 e perimetrata nel 2000 ma che da allora ha visto sostanzialmente i suoi 1618 ettari messi in sicurezza ma non bonificati, tanto che si stima che solo il 5% delle aree private sia tornato non a rischio per la salute. «Questa alleanza – spiega Maria Teresa Imparato della segreteria nazionale di Lagambiente – non punta solo a bonificare, ma a rigenerare queste aree, quindi ben venga l’impresa purché sostenibile per dare un riscatto anche economico».

«Questa compartecipazione non vuole recriminare sul passato ma dare una spinta propositiva – ha chiarito Christian Rosteghin Presidente regionale delle ACLI del Veneto – vogliamo essere di supporto alle istituzioni per dare risposte concrete ai cittadini che aspettano da troppo tempo, dopo lo stop all’idea di portare il nucleare a Venezia ci aspettiamo anche la bella notizia della ripartenza delle bonifiche». La delegazione AGESCI ha motivato l’adesione all’iniziativa: «Noi scout abbiamo il tema della natura nel nostro DNA, amiamo e rispettiamo l’ambiente e pensiamo che oltre a bonificare sia necessario portare sempre di più la coscienza dell’importanza di rispettare la terra, insegnandolo ai bambini fin da piccoli, ma sono gli adulti che ora devono pensare alle nuove generazioni, perché siamo noi responsabili del creato che ci è stato affidato, quindi l’impegno è comune, anche nel nostro piccolo, iniziando da far ripartire la macchina per le bonifiche».

Imprimere un cambiamento uniti per le bonifiche di Porto Marghera

«Il tema dell’ambiente è emerso sempre più da quando, 10 anni fa, è entrata in vigore la legge 68/2015 sugli ecoreati – ha spiegato la delegazione di Libera Veneto – più riusciamo a sensibilizzare e fare pressione tutti insieme facendo massa critica anche fra associazioni è maggiore sarà la probabilità di ottenere risultati concreti. Siamo già in movimento anche per vigilare sulle prossime Olimpiadi invernali di Milano Cortina col progetto di monitoraggio “Open olympics 2026”. Le persone oggi sono distratte e sfiduciate, ma se dimostriamo coesione e facciamo vedere che ognuno, pur mantenendo la propria indentità, può essere importante possiamo fare grandi cose, altrimenti rimaniamo piccoli e isolati». Venezia è poi proprio significativa perché «In tutta Italia ogni presidio di libera è intitolato a una vittima di mafia – ha specificato la Responsabile provinciale Clotilde Ocone – mentre qui è intitolato alle vittime del petrolchimico, anche per loro la bonifica va portata a termine».

«Siamo diversi è vero – ha aggiunto Andrea Citron di ACLI/ENAIP Veneto – ma è proprio lavorando insieme che impariamo l’uno dall’altro per poter davvero essere significativi sul territorio, a partire proprio dalle scuole. Le istituzioni ci hanno dato ascolto, adesso dobbiamo continuare su questo percorso». «E’ la nostra collaborazione che dà valore aggiunto – ha fatto eco Giovanni Millino Presidente diocesano dell’Azione Cattolica di Venezia – secondo un modo nuovo di impegno, favorendo il noi prima dell’io, condividendo con l’auspicio di fare tanta strada insieme». Parlando di istituzioni, alla firma era presente anche l’assessore all’ambiente del Comune di Venezia Massimiliano De Martin: «Per un tema così complesso l’invito alla critica è legittimo – ha chiarito – ma per venirne fuori bisogna trovare soluzioni e risposte per un vero cambiamento, che però ha bisogno non solo di atteggiamenti ma di strutture, la città è pronta a fare il salto ma ha bisogno di risorse e sono anni che chiediamo i 150 milioni annui al governo centrale con la legge speciale ricevendone 5, il dialogo è importante, ma serve la capacità di portare i fondi dove serve, anche se il costo della bonifica è superiore al valore dell’area, può essere un traino per gli investitori, sempre più sensibili all’ambiente».

Un modello diverso per un nuovo futuro a Porto Marghera

«Il tema delle bonifiche dei siti industriali è centrale per il nostro Paese che è ancora fra i primi 7 al mondo per industrializzazione – ha ricordato Stefano Ciafani – è stato costruito e inquinato in luoghi impensabili per la visione odierna, ma dovremmo valorizzare il sacrificio di questi siti rilanciandoli con produzioni che li rispettino attraverso una transizione ecologica che possa creare occupazione, sarebbe il miglior modo per chiudere col passato e abbracciare un nuovo tipo di economia. Questa è un’opportunità da cogliere per un cambiamento che è anche culturale». Come ha poi sintetizzato Luigi Lazzaro, Presidente di Legambiente Veneto: «Il patto di comunità che abbiamo presentato con le nostre sei associazioni si basa su tre parole chiave: sollecitare, monitorare e promuovere».

«Queste parole – conclude – guideranno la nostra azione. Solleciteremo infatti le istituzioni e gli organi preposti ad accelerare i processi di bonifica, che ha Porto Marghera ha interessato solamente il 21% dei circa 1600 ettari, chiedendo che oltre al ripristino si adotti un modello di sviluppo legato al comparto industriale per avvicinarsi agli obiettivi di transizione ecologica con un impatto anche sui residenti. Monitoreremo attivando processi di verifica rispetto alle azioni e alle dichiarazioni. Infine ci impegneremo a promuovere queste iniziative verso i cittadini stando nei territori, vogliamo informare su quello che succede stimolando ad attivarci tutti per essere utili a invertire la rotta, per far corrispondere le parole ad azioni reali». Perché come dice Papa Francesco, come ha ricordato la delegazione della Comunità Laudato Sì di Venezia: «L’acqua quando si mette sul fuoco, inizia a bollire dal basso verso l’alto e non viceversa».

Autore:

Iscriviti a GREEN&SALUS e non perderti nessun aggiornamento, ti invieremo 1 volta a settimana i nuovi articoli!