Quante volte, parlando con amici, dal parrucchiere, al bar, in un sacco di altri posti, vi è capitato di sentirvi dire: «Tra qualche giorno devo fare la gastroscopia o la colonscopia»? Spesso, direi: nel nostro paese ormai si fanno moltissimi esami endoscopici, forse troppi (ma questo è un altro discorso…).
Sono esami tutto sommato sicuri – anche se, come sempre in medicina, sono possibili complicanze ed effetti collaterali – e ben tollerati (magari non sempre e non da tutti…), ma comunque delicati, che richiedono attenzione in fase di preparazione per ottenere il miglior risultato.
Sono infatti per definizione esami invasivi – “invadiamo” le vostre budella con una sonda, flessibile per carità, di un metro o più – quindi pare logico cercare di ottenere il miglior esito possibile, pena magari doverli ripetere… Sono anche, a volte, non solo esami diagnostici, ma veri e propri interventi endoscopici – tagliamo polipi del colon e calcoli biliari, blocchiamo emorragie, ecc., ecc. – che nulla hanno da invidiare a quelli chirurgici: a nessuno verrebbe in mente di farsi aprire la pancia dopo un lauto pasto, magari alticcio e sporco di fango…
Quindi, alcuni semplici consigli per farsi trovare preparati: in primo luogo fatevi ben spiegare dal vostro medico cosa andate a fare e perché, se è proprio necessario e cosa comporta, in termini di rischio, disagio e, ovviamente, beneficio. È proprio questo il momento di esporre dubbi, incertezze e perplessità varie; il vostro medico vi darà spiegazioni e rassicurazioni e voi verrete più sereni a trovarci.
Poi, sempre con il vostro medico, valutate se sia necessario o meno sospendere alcuni farmaci in vista dell’esame; ad esempio farmaci per la coagulazione o la fluidità del sangue, che potrebbero impedire al gastroenterologo di fare biopsie o asportare polipi: sarà certamente il vostro dottore di fiducia a dirvi che fare, ma sarà vostra cura portare la lista dei farmaci e l’informazione della loro sospensione il giorno dell’esame!
Quando prenoterete l’esame, riceverete un corposo plico con le istruzioni del caso: il digiuno è richiesto per ogni procedura, diciamo dalla mezzanotte o comunque da almeno sei ore, e, per la colonscopia, il colon va pulito. Di fatto sarete purgati: accettatelo con animo lieve e seguite le istruzioni alla lettera; considerate che è un esame “visivo”, se il vostro colon è spalmato di qualcosa di marroncino, noi non lo possiamo apprezzare in tutto il suo splendore!
Inoltre, sono accertamenti quasi sempre eseguiti in “sedazione cosciente”: non dormite, ma siete “rimbambiti” con vari farmaci per avere il minor disagio possibile. Indispensabile, allora, essere accompagnati: non potrete guidare, pedalare, fare cose che richiedano riflessi pronti per tutta la giornata. È una tutela per voi e per gli altri (come guidare ubriachi, più o meno).
Vi aspettiamo dunque, venite con fiducia: noi ci sforziamo di fare sempre del nostro meglio. A voi è chiesto di prepararvi con la stessa attenzione.
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