Logo Salus & Green

Esperti della filiera del packaging? Un corso a Venezia

packaging-plastica-detersivo
Al via l’offerta formativa di Ca’ Foscari Challenge School per prepararsi alla rivoluzione della UE

Diventare esperti della filiera del packaging? Adesso è possibile con il corso di alta formazionePackaging Waste Expert” offerto da Ca’ Foscari Challenge School, la scuola di istruzione post lauream dell’ateneo veneziano. «E’ un percorso che tratta l’argomento nella sua complessità secondo un approccio multidisciplinare e prendendo in considerazione le caratteristiche di diversi materiali – racconta il professor Alvise Benedetti, coordinatore del corso e ordinario del dipartimento di scienze molecolari e nanosistemi – cercando di favorire non solo uno scambio di saperi ma anche un’occasione di confronto e discussione fra gli studenti».

L’idea di un’opportunità formativa di questo tipo è nata a seguito dell’incontro “Packaging: rivoluzione i(m)ballo”. «Il dottor Legrenzi della Fondazione Carta Etica del Packaging a seguito del successo di quell’iniziativa ci aveva lanciato una sfida: perché non tradurre quel convegno in un corso proprio a Venezia, in vista delle nuove norme europee in materia? – racconta il docente – così grazie al supporto eccellente di Challenge School abbiamo creato questa offerta formativa che mette insieme in modo accessibile competenze differenti, che oggi chi lavora nel settore deve conoscere per prepararsi alla rapida evoluzione che nei prossimi anni interesserà questo ambito».

Obiettivi del corso di Ca’ Foscari Challenge School

«L’uomo fin dalla preistoria ha avuto interesse nel conservare al meglio gli alimenti per farli durare di più nel tempo – racconta il professore – se sono stati fatti passi avanti incredibili a livello di materiali e applicazioni, non sempre stiamo stati adeguatamente competenti a gestire i rifiuti che il packaging produce una volta terminata la sua applicazione. La sfida oggi è proprio trattare al meglio i materiali in chiave di sostenibilità, il nostro corso in questo senso si propone di dare una panoramica delle implicazioni sia a livello legislativo che ambientale, dando una conoscenza esaustiva su tutti i materiali maggiormente in uso, non solo i più noti come carta, vetro, plastica e alluminio, ma anche legno, acciaio ed emulsioni».

«Quello del packaging è un tema molto complicato – aggiunge Benedetti – non basta essere competenti a livello di sapere tecnico come design e scienze dei materiali, ma anche comunicativo, visto la funzione che poi l’oggetto in sé deve avere, non tralasciando gli aspetti legislativi. Oltre a tutto questo fra le necessità richieste oggi c’è anche quella di avere una filiera che definisca il percorso di vita, dalla materia prima al riuso o smaltimento e riciclo. Insomma per fare del buon packaging i saperi coinvolti sono molti, così abbiamo costruito un corso che li metta insieme in modo utile ed efficace per prepararsi alla direttiva europea in materia la “Packaging & Packaging Waste Regulation (PPWR)”».

Modalità di insegnamento e destinatari

«Vista la mole di saperi coinvolti, abbiamo pensato di rivolgerci in modo ampio alla domanda di formazione, aprendo il corso a tutti i professionisti che operano nel settore, senza restrizioni di mansione e competenza specifica – aggiunge il docente – creando un percorso che consenta di conoscere le tecnologie di base assieme alle caratteristiche dei materiali per diverse applicazioni di imballaggi, considerando anche l’aspetto giuridico-legislativo, per creare delle figure che siano in grado di avere una capacità di giudizio trasversale nell’ambito del packaging».

«Abbiamo pensato a un percorsolightma completo, erogato in prevalenza online, venendo incontro al nostro pubblico obiettivo – prosegue Benedetti – che è formato da personale che lavora già in azienda, dando uno strumento agile alle imprese per far svolgere l’attività di formazione il giovedì e venerdì pomeriggio, oltre a qualche sabato mattina, basandosi non solo su lezioni frontali ma anche su case history di importanti imprese che interverranno direttamente durante le lezioni. In questo senso è stato anche aggregato il comparto docenti che è formato da accademici per la parte tecnologica e professionisti per quelle gestionali e giuridiche, per offrire una formazione calata nel concreto che apre a novità interessanti come le bioplastiche, le nanotecnologie e la sensoristica applicata al packaging».

Il professor Alvise Benedetti, coordinatore del corso di Ca' Foscari Challenge School
Sviluppi futuri? Creare una community sul packaging

La rivoluzione che porterà con sé la direttiva PPWR richiederà alle imprese un impegno nella applicazione di processi di riorganizzazione dei propri modelli di business, gli elementi in grado di produrre significative trasformazioni per la filiera saranno parecchi. «Per questo non vorremmo limitarci a offrire un corso – spiega Benedetti ci piacerebbe dare forma a una community creando un occasione di networking fra professionisti che duri nel tempo per un trasferimento di competenze continuo, favorendo un progresso di settore».

«E’ indubbiamente una sfida anche per noi – conclude – per rendere strutturali una serie di appuntamenti e dare continuità a questa offerta formativa, sviluppando ulteriori filoni che potrebbero sfociare in veri e propri percorsi di laurea e ricerca. Per il momento però ci concentriamo sul far partire il corso, le cui iscrizioni avranno termine il 30 aprile 2024 e per cui sono previste due borse di studio messe a disposizione da Fondazione Carta Etica del Packaging. Nonostante il percorso sia snello ma ricco di contenuti e spunti, il prezzo è accessibile, per renderlo davvero un’opportunità per chi dovrà affrontare e guidare il cambiamento nel settore».

Autore:

Iscriviti a GREEN&SALUS e non perderti nessun aggiornamento, ti invieremo 1 volta a settimana i nuovi articoli!