
Il 14 maggio alle ore 19.30, presso la parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice alla Gazzera, si è svolta una veglia di preghiera dal titolo “Dio non fa preferenze di persone”, un momento di raccoglimento per chi vive sulla propria pelle discriminazioni e ferite legate all’identità di genere e all’orientamento sessuale.
«Abbiamo scelto di fermarci, pregare e ascoltare. Perché ci sono storie che gridano in silenzio, e non possiamo più far finta di niente», afferma don Marco De Rossi, parroco della Gazzera.
La veglia, aperta a tutta la comunità, ha alternato momenti di silenzio, letture bibliche, canti e testimonianze toccanti.
Alcune persone hanno raccontato la loro storia, portando alla luce le difficoltà, i contrasti e le incomprensioni vissute lungo il cammino della propria identità. Le loro parole hanno permesso ai presenti di entrare in contatto con esperienze spesso ignorate o fraintese, creando un clima di profondo rispetto e vicinanza.
L’iniziativa, giunta al suo quarto anno, è nata dal desiderio di un gruppo di credenti, genitori di persone omosessuali, di offrire uno spazio di preghiera, ascolto e accoglienza.
«Questa non è una veglia per dividere, ma per unire: perché il Vangelo è per tutti, e nessuno deve sentirsi fuori», precisa don Marco. «Dio non fa preferenze, e nemmeno noi vogliamo farle. Vogliamo essere una Chiesa che ascolta, che accoglie, che cammina insieme».
Don De Rossi ha invitato la comunità a riconoscere la dignità di ogni persona e a praticare uno stile di ascolto sincero: «Mettersi in ascolto delle fatiche che spesso restano invisibili è un atto di giustizia e di fede. È lì che comincia il Vangelo».
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