Per la prima volta, l’Hortus Redemptoris della chiesa del Redentore di Venezia apre le sue porte a residenti e turisti.
Con una superficie di circa un ettaro, il giardino si estende dalla Giudecca fino alla laguna, offrendo uno spazio di contemplazione e bellezza.
Adele Re Rebaudengo, presidente della Venice Garden Foundation, sottolinea l’importanza del restauro conservativo realizzato nel giardino.
«Questo intervento ha utilizzato materiali di recupero, come la pietra d’Istria e travi in legno, per preservare la bellezza del luogo e mantenere un ecosistema vitale, ricco di piante, alberi da frutto, farfalle e api», spiega. «Le pratiche di coltivazione biologica adottate nel giardino sono realizzate con un forte focus sulla sostenibilità, con un’attenzione particolare al terreno, prima ancora che alle piante».
Dal 31 ottobre 2024 al 31 marzo 2025, sarà visitabile dalle ore 10 alle 16.30.
Il giardino sarà aperto al pubblico il giovedì, venerdì e sabato.
L’ingresso non sarà gratuito per motivi di sicurezza e per garantire la sostenibilità (la buona manutenzione è impegnativa), ma è prevista una tessera per i cittadini veneziani, al costo di 30 euro, che garantirà accesso illimitato per un anno e vigilanza. Per tutti il biglietto d’ingresso singolo è a 12 euro, per i veneziani è scontato a 6 euro.
Dopo un anno e mezzo di progettazione e autorizzazioni, e un ulteriore anno e mezzo per i lavori, l’investimento totale è stato di quasi 6 milioni di euro, con finanziamenti significativi provenienti dal PNRR (circa 2 milioni di euro) e donazioni di privati.
Il progetto ha diversi obiettivi. In primis, si punta al restauro e alla valorizzazione del patrimonio storico della chiesa del Redentore. «Questo orto giardino non è solo un importante spazio botanico, ma rappresenta anche un patrimonio artistico e architettonico fondamentale per la comunità dei frati Cappuccini», afferma la presidente.
Un altro aspetto cruciale è il riconoscimento del ruolo vitale che questi spazi verdi rivestono nella città, favorendo un rapporto più stretto con la natura.
Il progetto è, quindi, un impegno verso la sostenibilità e l’educazione ambientale, unendo antiche conoscenze e tecniche moderne.
L’Hortus Redemptoris è un luogo intriso di spiritualità, concepito per preservare il silenzio e l’armonia.
«Qui i visitatori possono immergersi in un ambiente tranquillo, lontano dal trambusto cittadino», racconta Adele. «Inoltre, è presente un caffè, gestito da Illy, che permette di gustare i prodotti freschi dell’orto, offrendo un momento di ristoro nel cuore del giardino».
Il recupero del giardino della chiesa del Redentore rappresenta una sinergia tra la Provincia veneta dei francescani Cappuccini e la Venice Garden Foundation e la comunità, un grande progetto condiviso che valorizza non solo la bellezza del luogo, ma anche l’importanza di un rapporto più armonioso con la natura.
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