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Il bosone di Higgs al centro del concerto della Big Vocal Orchestra

Si è tenuto sabato 21 al Palazzo del Casinò del Lido di Venezia il concerto della formazione corale veneziana. A fare da quinta allo spettacolo il videomapping sul bosone di Higgs a cura del INFN

È stata una notte di musica e grande show, all’insegna del bosone di Higgs. Si è tenuto sabato 21, sulla scalinata del Palazzo del Casinò al Lido di Venezia, in occasione della seconda edizione della giornata della “Festa della Musica”, il concerto con le 200 voci della Big Vocal Orchestra, la formazione corale più grande d’Europa, se non del mondo, diretta da Marco Toso Borella. L’evento, organizzato dal Comune di Venezia e Vela SpA, entrato nell’ambito del calendario di iniziative dell’Art Night promossa dall’Università Ca’ Foscari, ha incantato e coinvolto il pubblico in un concerto-spettacolo come sempre ricco di sorprese. Centinaia gli spettatori presenti che hanno invaso la piazza davanti all’ex-Casinò e la terrazza che affaccia sul mare.

Il videomapping che racconta il bosone di Higgs

Per l’occasione è stato inaugurato il videomapping “Forme e colori di una scoperta” ispirato alla scoperta del bosone di Higgs, avvenuta nel 2012 al CERN di Ginevra e premiata con il Nobel per la Fisica nel 2013 ai fisici che ne avevano teorizzato l’esistenza. Il videomapping, curato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e realizzato da Luca Agnani Studio, è stato pensato in occasione del convegno ”Open Symposium on the European Strategy for Particle Physics – 2026 Update”, organizzato dal CERN e dall’INFN e tenutosi proprio all’interno del Palazzo del Casinò. Alla prima serata di proiezione il videomapping ha fatto così da quinta teatrale nel modulare gli effetti di luce del concerto-spettacolo della formazione corale veneziana, per poi restare proiettato ogni sera fino a giovedì 26 illuminando esternamente la facciata del Palazzo del Casinò, che ha preso i colori e le sembianze degli strumenti che sono stati costruiti per realizzare questa impresa scientifica: dal più potente acceleratore di particelle al mondo, il Large Hadron Collider, ai rivelatori ATLAS e CMS grandi come cattedrali. La caccia al bosone di Higgs è durata quasi cinquant’anni ed è stata possibile solo grazie all’impegno di decine di Paesi, centinaia di Istituzioni scientifiche e migliaia di persone, a cui l’Italia ha contribuito con il lavoro della comunità scientifica dell’INFN.

Un omaggio cantato al cielo

La Big Vocal Orchestra ha coinvolto il pubblico per oltre un’ora e mezza di spettacolo, in cui ogni musica prima di essere cantata è stata introdotta e contestualizzata. Due sono stati in particolare i  brani cantati in onore della scoperta del bosone di Higgs: “A Sky Full Of Stars” dei Coldplay e “Interstellar” di Hans Zimmer. «Ogni volta cerchiamo di adattare il repertorio musicale al contesto e quindi abbiamo deciso di omaggiare il videomapping sulla scoperta del bosone di Higgs con brani che richiamassero il cielo» ha spiegato Marco Toso Borella, di professione artista del vetro di Murano di fama internazionale, ma anche cantante, arrangiatore, scrittore e divulgatore storico. Musica, coralità, coreografie, teatro, poesia, effetti video e luci: l’ormai celebre spettacolo del coro veneziano si muove sulle note di colonne sonore di film, musical, capolavori del pop-rock internazionale con medley dai Queen agli Eagles, Peter Gabriel e Ennio Morricone, e ancora gli Abba, i Carmina Burana, i Nirvana, con sempre nuovi ed emozionanti effetti scenici che coinvolgono il pubblico in una vera e propria esperienza emotiva unica nel suo genere. Alla scenografia per la speciale serata, impreziosita dal video mapping, hanno fatto da sfondo anche altri effetti visivi realizzati dalla corale stessa. «Siamo felici di aver cantato anche quest’anno in occasione del “Festival della Musica”. Scoperto del videomapping dedicato al bosone di Higgs, abbiamo proposto di unire gli eventi così da moltiplicarne la risonanza. – continua Toso Borella – I nostri spettacoli sono traversali. Abbiamo iniziato a preparare il concerto circa una decina di giorni prima dell’evento. Ormai siamo consolidati e, volendo offrire anche un vero e proprio spettacolo, abbiamo una grandissima attenzione anche alla presenza scenica». I concerti sono in particolare pensati per il pubblico veneziano: «Siamo onorati di aver cantato davanti al Palazzo del Casinò, facendo sì che i veneziani si riappropriassero di un luogo della città. – e continua – Ancora una volta rappresentiamo la presenza viva di questa città, capace di fare arte e di creare bellezza a partire dal talento dei suoi stessi cittadini».

Big Vocal Orchestra: la colonna sonora della città fatta da veneziani

La Big Vocal Orchestra è un coro composto tutto da residenti veneziani, di nascita o d’adozione. Una realtà artistica che non ha eguali nel territorio nazionale non solo per numero – l’organico supera i 250 elementi e negli anni è arrivato a toccare punte di anche 300 – ma anche per il format di concerto-spettacolo che si sviluppa anno dopo anno. Tutti i coristi sono “amatori” non professionisti che, senza contributi esterni, realizzano lo show come veri e propri performer a 360°, solcando palcoscenici prestigiosi come quelli dei teatri del Teatro Stabile del Veneto, con repliche sempre sold-out da 10 anni consecutivi. Ma non solo, i Big Vocal Orchestra sono soprattutto nelle piazze del territorio, in primis Piazza San Marco, dove si esibiscono abitualmente durante le festività natalizie, e anche sul palco del Carnevale di Venezia e nelle Scuole Grandi della città, con cui da tre anni stanno sviluppando un ambizioso progetto che mescola musica e storia: il tour “La Voce Grande di Venezia”. Quest’ultimo progetto desidera essere l’immagine di una Venezia viva, pulsante: «Vogliamo essere la colonna sonora dei luoghi più significativi di Venezia, quelli che le persone hanno tutti i giorni sotto gli occhi ma della cui bellezza magari non si accorgono. La nostra missione – conclude Toso Borella – è di fare in modo che la musica diventi lo strumento per attrarre sempre più persone facendo capire che la città ha un’anima e che offre sempre qualcosa per i cittadini». Nella serata di venerdì 27 la Big Vocal Orchestra si è infatti esibita con grande successo di pubblico all’Ateno Veneto, ex Scuola di San Fantin, i cui confratelli durante la Serenissima portavano conforto ai condannati a morte. Ora, dopo la pausa estiva, il tour riprenderà a settembre.

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