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Il mal di primavera: guarire in poche mosse

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di Maurizio Scassola, medico di famiglia in pensione

L’abbiamo tanto attesa e ormai la primavera è arrivata, la stagione della fioritura e del risveglio della natura! Quanto ci fa stare bene… Ma proprio a tutti? Ne siamo sicuri? Purtroppo no, ci sono molte persone che vivono questa bella stagione come il tempo della stanchezza, della sonnolenza, degli sbalzi di umore e della difficoltà di concentrazione. A tutto questo si sommano poi l’allungamento delle giornate, l’arrivo dell’ora legale e l’aumento delle temperature: tanta luce in più e tanto dispendio energetico in più.

Questo corollario di sintomi non rappresenta di per sé una malattia, ma un periodo di adattamento al cambio di stagione: il nostro organismo è alla ricerca di un nuovo equilibrio. Perché succede tutto questo? Come possiamo aiutare il nostro corpo a reagire positivamente?

Immagine di tirachardz su Freepik
Meteoropatia e ritmi circadiani: a tempo di luce

Partiamo dal fatto che, chi più chi meno, siamo tutti meteoropatici: l’86% degli italiani, con maggior incidenza nelle donne! In primavera, estate, autunno, inverno le persone si affidano a un nucleo cerebrale (nucleo soprachiasmatico) composto da circa 20mila neuroni, posto nell’ipotalamo, struttura che si trova alla base del cervello: questo nucleo è il nostro orologio biologico.

Qui vengono regolati i ritmi circadiani, i cambiamenti neuro-ormonali, fisiologici e psichici, non solo nell’arco delle 24 ore, ma con ritmi molto più lunghi. È una specie di direttore d’orchestra che organizza il ciclo sonno-veglia e molti altri processi: dal metabolismo alla salute psichica, tutti sincronizzati con il ciclo luce-buio della Terra (circadiano, circa diem = intorno al giorno). Ecco perché la luce naturale, che tanto ci è mancato durante le lunghe giornate invernali, è un regolatore formidabile della nostra vita!

Immagine di wayhomestudio su Freepik
Un percorso di riequilibrio per aiutare corpo e mente

Dobbiamo aiutare con saggezza il nostro corpo in un percorso di riequilibrio verso nuove condizioni di benessere. Quale aiuto possiamo dare, allora, per ritrovare questo nostro equilibrio? Primo passo: adottare un alimentazione ricca di sali minerali, vitamine e omega 3. Questi nutrienti ostacolano la stanchezza e rafforzano le difese immunitarie. Poi: evitare pasti pesanti prima di dormire e ridurre al minimo alcol e caffè.

Secondo passo: l’attività motoria e la socializzazione. Queste attività permettono una riappropriazione completa dell’ambiente esterno e delle relazioni con le persone, tutti fattori che combattono la depressione e la stanchezza mentale. Terzo passo: esporre il corpo alla luce naturale durante il giorno e ridurre l’esposizione alla luce artificiale, soprattutto durante le ore serali. Aiutiamo così a sincronizzare il ciclo sonno-veglia in armonia con il ciclo naturale del giorno.

Un sonno di qualità per ripartire con più energia

Quarto passo: andare a dormire e svegliarsi alla stessa ora ogni giorno, anche nei giorni non lavorativi, aiuta a stabilizzare il ritmo e a migliorare la qualità del sonno nel lungo termine. Per favorire un sonno più riposante è inoltre importante evitare pasti pesanti prima di andare a letto e non fare una attività fisica intensa a fine giornata. Ultimo consiglio: evitiamo, specialmente la sera, un uso intenso del cellulare.

Poche semplici mosse, insomma, e anche noi torneremo a rifiorire proprio come la primavera!

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