
L’abbiamo tanto attesa e ormai la primavera è arrivata, la stagione della fioritura e del risveglio della natura! Quanto ci fa stare bene… Ma proprio a tutti? Ne siamo sicuri? Purtroppo no, ci sono molte persone che vivono questa bella stagione come il tempo della stanchezza, della sonnolenza, degli sbalzi di umore e della difficoltà di concentrazione. A tutto questo si sommano poi l’allungamento delle giornate, l’arrivo dell’ora legale e l’aumento delle temperature: tanta luce in più e tanto dispendio energetico in più.
Questo corollario di sintomi non rappresenta di per sé una malattia, ma un periodo di adattamento al cambio di stagione: il nostro organismo è alla ricerca di un nuovo equilibrio. Perché succede tutto questo? Come possiamo aiutare il nostro corpo a reagire positivamente?
Partiamo dal fatto che, chi più chi meno, siamo tutti meteoropatici: l’86% degli italiani, con maggior incidenza nelle donne! In primavera, estate, autunno, inverno le persone si affidano a un nucleo cerebrale (nucleo soprachiasmatico) composto da circa 20mila neuroni, posto nell’ipotalamo, struttura che si trova alla base del cervello: questo nucleo è il nostro orologio biologico.
Qui vengono regolati i ritmi circadiani, i cambiamenti neuro-ormonali, fisiologici e psichici, non solo nell’arco delle 24 ore, ma con ritmi molto più lunghi. È una specie di direttore d’orchestra che organizza il ciclo sonno-veglia e molti altri processi: dal metabolismo alla salute psichica, tutti sincronizzati con il ciclo luce-buio della Terra (circadiano, circa diem = intorno al giorno). Ecco perché la luce naturale, che tanto ci è mancato durante le lunghe giornate invernali, è un regolatore formidabile della nostra vita!
Dobbiamo aiutare con saggezza il nostro corpo in un percorso di riequilibrio verso nuove condizioni di benessere. Quale aiuto possiamo dare, allora, per ritrovare questo nostro equilibrio? Primo passo: adottare un alimentazione ricca di sali minerali, vitamine e omega 3. Questi nutrienti ostacolano la stanchezza e rafforzano le difese immunitarie. Poi: evitare pasti pesanti prima di dormire e ridurre al minimo alcol e caffè.
Secondo passo: l’attività motoria e la socializzazione. Queste attività permettono una riappropriazione completa dell’ambiente esterno e delle relazioni con le persone, tutti fattori che combattono la depressione e la stanchezza mentale. Terzo passo: esporre il corpo alla luce naturale durante il giorno e ridurre l’esposizione alla luce artificiale, soprattutto durante le ore serali. Aiutiamo così a sincronizzare il ciclo sonno-veglia in armonia con il ciclo naturale del giorno.
Quarto passo: andare a dormire e svegliarsi alla stessa ora ogni giorno, anche nei giorni non lavorativi, aiuta a stabilizzare il ritmo e a migliorare la qualità del sonno nel lungo termine. Per favorire un sonno più riposante è inoltre importante evitare pasti pesanti prima di andare a letto e non fare una attività fisica intensa a fine giornata. Ultimo consiglio: evitiamo, specialmente la sera, un uso intenso del cellulare.
Poche semplici mosse, insomma, e anche noi torneremo a rifiorire proprio come la primavera!
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