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Il volto più contemporaneo della Glass Week

A Palazzo Loredan 24 giovani artisti under 35 portano in mostra opere, installazioni e progetti
Sperimentazioni e nuove idee volte a rappresentare la sfaccettata quotidianità e il sentire a livello globale. Anche quest’anno uno dei centri nevralgici e più freschi della manifestazione “The Venice Glass Week” sarà “The Venice Glass Week HUB Under35”, la mostra ospitata in Campo Santo Stefano all’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti nella sede di Palazzo Loredan. Negli spazi del piano terra espositivo saranno esposte una selezione di opere, istallazioni e progetti di 24 giovani artisti e designer contemporanei under35, italiani e internazionali. La mostra è realizzata nell’ambito del Programma degli interventi di promozione economica e internazionalizzazione 2023 della Regione del Veneto, in collaborazione con Camera di Commercio Venezia Rovigo, Sistema Camerale Veneto e Venicepromex.
Intrecci e natura
Colpisce in mostra il lavoro dell’artista israeliano Ariel Aravot (1994) che esplora la soffiatura del vetro. L’intreccio è per lui metafora delle relazioni che ha con gli altri, all’interno di reti sociali, culturali, ambientali e storiche, dove la piegatura del corpo in vetro esprime i cambiamenti improvvisi e inaspettati nei rapporti. Interessanti anche i lavori dell’artista russa Dasha Bolkhovitina (1996), che nella serie di oggetti della collezione “The Replacement” affronta i temi dei ricordi e della natura. Gli alberi fungono da simbolo di un organismo vivente che conserva la memoria delle generazioni ed è testimone degli eventi. Un ramo che si attorciglia, si intreccia e si avvolge in un blocco di vetro simboleggia la vita di un ricordo: staccandosidall’albero non muore, ma acquista una nuova vita, rinascendo nel suo significato. Più semplici ma sofisticate le opere dell’artista ungherese Boldizsár Lukácsi (1998) che “In alti e bassi” da un rigido blocco di vetro cerca di realizzare a mano morbide onde a rappresentare che siamo come piccole bolle dell’oceano. Tra le varie realizzazioni colpisce per le sue leggere stratificazioni cromatiche anche l’opera “Sette anni di Zucchero di Anguria”  dell’artista estone Andra Jõgis (1989) che parla d’amore e perdita.
Sperimentazioni

È principalmente un lavoro che si basa sulla tecnologia quello dell’industrial designer turca Rezzan Hasoglu(1989). Le immagini proposte sono generate da uno strumento di intelligenza artificiale, DALL-E, usando le parole chiave “vetro soffiato a mano, vaso, bianco, sabbia, contemporaneo, su un piedistallo in una mostra”. La serie di opere che ne sono risultate mette in discussione la storia del vetro, la conoscenza formale e tacita, i processi di progettazione, il talento e le tecnologie emergenti, il divario tra creazione digitale e futuro delle industrie creative. Rappresenta invece il processo metamorfico della sabbia che diventa vetro l’opera dell’artista emergente estone Sigrid Luitsalu (1988) “Hespera”, che ha l’obiettivo di catturare l’essenza trasformativa dello stato intermedio del vetro come solido amorfo, sempre fluente e sempre immobile. In “Un-” invece l’artista cinese Zihao Xiong (1996) analizza la reazione materica tra vetro e stagno, osservandone la resistenza, la fusione e la rigenerazione al variare della temperatura, provocando tensioni che rompono il vetro, assumendo anche diversi colori, dall’oro all’argento.

Design

Sono invece un mix tra design e scultura le creazioni “Olollo”, lampade da parete modulari, realizzate dal collettivo Fresh.Glass con un pregiato vetro dalla texture bianca, opaca e vellutata. Delicate geometrie creano composizioni semplici e minimaliste. Ogni lampada può essere collegata ad altre con infinite versioni e durante il giorno fungono da sculture a parete. Innovativi sono inoltre i lavori di Aldo Boscolo & Marta Rossetto, Caroline LaCava, Dimitri Sarazin, Disha Trivedi, Iuliia Rokina & Vera Golubeva, Ludivine Loursel, Maarja Mäemets, Sigrid Luitsalu, Tomas Kucera & Johan Pertl e Viviane Anorde Stroede. Per vistare la mostra si terranno anche visite guidate gratuite a cura di Nexa – Event & Travel Designers, grazie a guide preparate che illustreranno le creazioni e le idee degli artisti. Le visite sono possibili tutti i giorni del festival con partenza alle 10.30 per il tour in italiano e alle 11.30 per quello in inglese.

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