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La barca a vela di 007 in restauro al Cantiere Nautico Tagliapietra

Da cinquant’anni il cantiere fondato da Dino Tagliapietra realizza barche di ogni sorta: a remi o lunghe venti metri

Gli amanti di 007 sicuramente ricorderanno la barca a vela con a bordo l’attore Daniel Craig che nel film “Casino Royale” ha solcato le acque del Canal Grande e del Bacino San Marco. Quella barca, appartenente ad un privato belga, è attualmente in riparazione presso il Cantiere Nautico Tagliapietra che ha sede nell’isola della Giudecca a Venezia. Gli artigiani stanno rifacendo coperta, cabina e interni della barca a vela che, prezioso pezzo di storia del cinema, presto potrà tornare a navigare in tutto il suo splendore. Il Cantiere Nautico Tagliapietra, capitanato dal maestro d’ascia Dino Tagliapietra, che ne è anche fondatore, è noto per essere da quasi 50 anni tra i pochi rimasti in città in grado di realizzare barche interamente in legno con materiali di qualità secondo una lavorazione tradizionale, ma allo stesso tempo moderna. Ogni barca è un unicum. Specialità del cantiere infatti è creare barche su misura secondo le richieste dei clienti: privati, diportisti, tassisti ed enti. <Qui le persone arrivano con un’idea e noi partiamo da zero, dalla progettazione alla costruzione, compresa la parte elettrica e meccanica> racconta Tagliapietra.

Artigianalità

Solitamente il cantiere realizza due barche all’anno, da quelle a remi a quelle lunghe venti metri: <Non di più perché lavoriamo su una fascia di nicchia ed è molto impegnativo. – spiega il maestro d’ascia – Abbiamo un’officina che funziona bene e l’esperienza e la capacità per affrontare qualsiasi problema, sia per la parte di cantieristica che per la meccanica e la motoristica>. Attualmente in cantiere è in via di realizzazione una baleniera che andrà messa a poppa della nave scuola Amerigo Vespucci, progettata a partire da disegni del 1902 che sono stati forniti dagli archivi della Marina Militare. La barca è realizzata con un’accurata lavorazione che non si fa praticamente più: <È fatta con sei tipi di legno, principalmente larice, con fasciame sia inclinato che longitudinale, chiodi di rame ribattuti e particolari colonnine decorative> dice Tagliapietra, spiegando che l’imbarcazione è principalmente realizzata da Omar, giovane dipendente che è stato suo allievo ed ormai è in ditta da otto anni. Ora il cantiere realizza anche barche elettriche: <Abbiamo appena finito di realizzare un runaboat per un privato sul lago di Como. – spiega – La nautica però non è al punto delle macchine, è ancora più complicato trovare punti di ricarica e l’autonomia è ancora molto limitata, andando ad una velocità di 8 nodi infatti si arriva a circa 4 ore di utilizzo>. Il cantiere offre anche un servizio di manutenzione per barche in legno e vetroresina: <Ripariamo, pitturiamo, verniciamo e ci occupiamo delle parti meccaniche> spiega Tagliapietra.

Lavori celebri

Negli anni, grazie all’importante lavoro di squadra, molte sono le barche importanti che sono state realizzate. Tra queste un tender costruito per l’ex yacht di Onassis, una barca di alta rappresentanza per la Vespucci e una barca realizzata 30 anni fa per Imbersago sul fiume Adda su un progetto di Leonardo Da Vinci. Quest’ultima, con due scafi appaiati, tutt’oggi trasporta macchine e persone tra le due sponde e, anziché usare un motore, sfrutta la corrente del fiume. Passione, serietà e capacità: sono questi i tre semplici ingredienti che decretano il successo del cantiere fondato da Tagliapietra nel 1976: <Quando ho deciso di aprire il cantiere avevo 33 anni. – racconta Tagliapietra – Lavoravo nella cantieristica dal ’57, iniziai come dipendente in un cantiere nautico a 14 anni seguendo le orme di mio padre, ma avevo già voglia di mettermi in proprio e creare qualcosa di mio> dice, spiegando che iniziò la sua attività prima a Castello per poi nell’83 trasferirsi alla Giudecca, dove nel ‘99 trovò la sede odierna negli spazi del Consorzio cantieristica Minore Veneziana di cui Dino Tagliapietra è socio fondatore.

L’impresa “storica”

Tagliapietra inoltre è entrato nella storia dopo aver salvato nel 2016 i gondolini della Regata Storica che erano stati tagliati da dei vandali per protesta. <A meno di dieci giorni dalla regata, insieme a Crea e Dei Rossi, gli altri cantieri nautici con cui siamo consorziati, abbiamo preso in carico il lavoro. Urgeva incollare e ripitturare tutto, stando attenti a conferire ai gondolini la stessa linea e lo stesso peso> spiega Tagliapietra, raccontando che quella volta ha bloccato mezzo cantiere e ha lavorato dalle 6 del mattino fino le 10 di sera. Oggi il cantiere, che conta 16 dipendenti, è portato avanti, sempre sotto la supervisione di Dino Tagliapietra, dai figli Andrea e Luca. Inoltre da pochi mesi il nipote Andrea di 19 anni, che di fatto rappresenta la terza generazione, ha iniziato a lavorare in azienda e sta imparando il mestiere. Spetterà a lui un domani il compito di preservare in campo nautico la tradizione del saper fare artigiano.

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