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La Croce Rossa di Venezia porta il Natale nelle case

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“Operazione Babbo Natale” un’iniziativa solidale per rendere felici i bambini

Se siete nella provincia di Venezia e vedete un movimento di Babbi Natale ed elfi, non c’è nulla di cui sorprendersi: è tornata “l’Operazione Babbo Natale” della Croce Rossa Italianacomitato di Venezia. L’iniziativa, nata come attività di volontariato per rendere indimenticabile il Natale ai bambini, è ormai alla sua quinta edizione ed è un modo divertente per raccogliere finanziamenti per l’associazione.

Come raccontano: «Per quello che ne sappiamo siamo gli unici in tutta Italia a fare una cosa del genere come Croce Rossa, nel tempo abbiamo esteso questa possibilità all’intera Città Metropolitana tanto che ormai ogni anno abbiamo almeno un centinaio di richieste. A Venezia e Mestre non ha preso piede, ma nell’entroterra siamo molto richiesti, suddividiamo le attività fra i diversi presidi che coprono i comuni e ogni unità territoriale svolge un servizio in base alle necessità, dalla raccolta delle letterine dei bambini a chi consegna i regali la sera del 24 dicembre».

Come funziona “l'Operazione Babbo Natale di Croce Rossa”

«Per richiedere il servizio basta compilare un modulo online promosso attraverso i nostri profili social – spiegano dalla delegazione CRI – i genitori inseriscono i dati e vengono poi ricontattati per fissare l’appuntamento. Avvisiamo poco prima di arrivare, in modo che i famigliari ci aspettino fuori con i doni, alle volte arriviamo a fermarci fino a 20 minuti in una casa perché i bambini restano senza fiato nel trovarsi a tu per tu con Babbo Natale e i suoi elfi. Qualcuno non vorrebbe che andassimo più via, altri ci fanno sentire come sono bravi a suonare uno strumento musicale, in qualche modo lasciamo un ricordo che resta indelebile».

«In qualche casa addirittura abbiamo trovato stampate le foto dell’anno precedente – continuano – o messe in cornice o soggetto del mese di dicembre per i calendari personalizzati. E’ sempre una grande emozione vedere che un piccolo gesto può essere così indimenticabile per i bambini. Per non deluderli cerchiamo di essere scenografici, curando molto i nostri costumi e con la complicità dei loro genitori spesso riusciamo a inscenare un vero e proprio effetto sorpresa con dei piccoli litigi fra elfi e Babbo Natale che vengono scoperti dai più piccoli che restano completamente affascinati».

Lo spirito natalizio che anima i volontari di Croce Rossa

«Perché lo facciamo? – si chiedono dall’organizzazione – sicuramente non in prima battuta per le offerte, le famiglie strette tra aumenti e carovita non riescono spesso a essere molto generose, qualcuno anche si dimentica alle volte, però per noi è sempre un bel servizio, tanto per i bambini quando per i volontari. Le attività di volontariato si fanno anche per sé stessi oltre che per gli altri e sapere che in questo modo riusciamo a rendere davvero felici i piccoli ci sprona a continuare. Noi ci concentriamo tutto l’anno sull’assistenza sanitaria e sull’aiuto dei più vulnerabili, per un breve periodo ci piace l’idea di focalizzarci sul portare solo felicità, che non è uno dei bisogni primari, ma fa tanto, soprattutto nelle famiglie».

«Molti nostri volontari, che sono almeno 35/40 ogni anno, soprattutto i più giovani fra i 14 e i 32 anni, fanno questa attività perché a loro volta quando erano bambini hanno vissuto qualcosa di simile che gli ha instillato la magia del Natale – precisano – che significa non banalmente comprare qualcosa a qualcuno, ma donarsi agli altri che è lo spirito del volontariato. Per questo motivo lo facciamo, anche se nessuno ci potrà ringraziare di persona, da quanto bene ci trucchiamo, questo seme resta e speriamo che cresca come impegno verso gli altri».

L’augurio per il Natale 2023 da parte della Croce Rossa di Venezia

«La più grande soddisfazione oltre ai genitori che ci richiamano – concludono dal Comitato – è quello che ci scrivono per ringraziarci, abbiamo ad esempio una mamma con tre figli con problemi importanti, di cui uno soffre di autismo, che ci ha raccontato che siamo riusciti a spezzare la preoccupazione della loro quotidianità portando la felicità nella loro casa. Ci sentiamo utili soprattutto quando incontriamo bambini con disabilità o con situazioni di disagio, riusciamo a lasciare a bocca aperta anche i più scatenati. Poi andiamo anche dai nonni delle case di riposto e negli asili a raccogliere le letterine dei piccoli, che spesso ci chiedono di portare regali economici per non fare spendere tanto i genitori, chiedendo piuttosto tanta salute per loro».

«Questo è un Natale un po’ difficile – spiega Elena Zorzetto, giovane volontaria di Venezia – oltre ai problemi economici che stiamo attraversando conviviamo con due guerre in corso. Sono problemi più grandi di noi volontari, ma siccome crediamo che il 25 dicembre sia un’occasione di incontro per le famiglie, in un clima di distensione e accoglienza, ci impegnamo ancora di più in questo servizio per donare felicità ai bambini. Almeno a Natale possiamo essere più buoni, lasciar correre gli attriti e stare solo insieme. La vita è un dono meraviglioso da condividere in armonia. Speriamo che le guerre finiscano presto e come volontaria CRI spero nella pace».

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