Fino agli anni Cinquanta del secolo scorso la gravidanza era estremamente “naturale”, non ci si poneva il problema di scegliere se avere figli, ma “capitava”. In passato le ragioni sociali di auto protezione delle donne potevano indurre a vivere qualche volta la gravidanza come una malattia, ma non lo è affatto.
La struttura delle donne è dotata di un apparato riproduttivo magnifico e altissimamente specializzato che consente gravidanza e parto senza intoppi nella stragrande maggioranza dei casi. Ma cosa può far andar storte le cose? Anche in questo caso intervengono gli stili di vita. Quello che noi medici ribadiamo per una buona crescita dei bambini e degli adolescenti, per una buona digestione, per una sana vecchiaia, vale anche per la gravidanza, con qualche ragione in più: quello che si sta formando nel corpo della donna è delicatissimo specie all’inizio e deve essere protetto nel suo sviluppo.
Per questo da quando si decide di avere un figlio bisogna abolire gli spritz con gli amici, sostituendoli con una bella spremuta o un succo di pomodoro. Il fumo è una dipendenza, ma in gravidanza la produzione di alcune sostanze nel nostro cervello può permettere di smettere definitivamente e non è vero che, siccome le sigarette fanno aumentare meno il peso di chi nascerà, il parto sarà più facile.
Il fumo altera le strutture delicate della creatura che si ha in corpo e ciò vale anche per quello di chi sta attorno alla mamma in attesa: il futuro papà, i parenti e gli amici. Delle belle passeggiate all’aria aperta o del nuoto, poi, aiutano a mantenere il corpo elastico e il controllo del peso.
Va sfatato anche un mito assai diffuso e cioè che si debba mangiare per due: a termine di gravidanza il giusto aumento di peso è di 9-12 chilogrammi. E la qualità del cibo va curata. Meglio cibi biologici, preparati freschi, non in scatola e nemmeno cibi pronti surgelati perché spesso sono troppo ricchi di grassi non salutari. Carne rossa una o due volte alla settimana al massimo. Uova due volte la settimana. Pesce più volte, ma poi legumi e verdura e frutta fresche in quantità. Preferire l’olio di oliva al burro e alla panna. Mangiare adagio, non davanti alla TV.
Fare una buona colazione al mattino con frutta, yogurt, frutti di bosco, semi di lino per regolare l’intestino, cereali piuttosto che dolci e dolcetti. Spuntino a metà mattina e a metà pomeriggio con un frutto. Mangiare di più a pranzo che a cena e cercare di non cenare dopo le 21, per permettere una buona digestione. Bere molta acqua – più di due litri al giorno – e con la stagione fredda anche tisane e camomilla, poco zuccherate.
Meglio lasciar perdere, invece, il vino, anche se poco e a pasto: l’alcool passa direttamente al feto e ciò succederà anche durante l’allattamento, per cui meglio prendere subito delle buone e sane abitudini.
Va da sé che i controlli clinici periodici in consultorio o in privato vanno cadenzati con attenzione, consultandosi col proprio medico di famiglia. Esami ed ecografie non devono far perdere di vista che si è protagoniste della propria gravidanza, che va vissuta con responsabilità, con grande gioia e senso del misterioso.
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