Sabato 21 dicembre, a Venezia, una quindicina di scout si sono radunati per accogliere la Luce di Betlemme, un simbolo di pace e fratellanza che ogni anno passa per tutta Italia.
«Ogni anno la luce viene portata da Betlemme e distribuita in tutto il mondo» spiega uno dei responsabili Marino Piazzalonga. «Quest’anno, purtroppo, a causa della difficile situazione di conflitto in Medio Oriente, non è stato possibile compiere il tradizionale pellegrinaggio a Betlemme per prelevare la luce direttamente dalla Basilica della Natività. Tuttavia, è stata utilizzata la Luce dell’anno scorso che viene comunque preservata in alcuni luoghi, dove viene custodita durante tutto l’anno».
La luce è stata poi portata alla messa principale dei Frari, una delle chiese della città. Un gesto che non è solo un atto di religiosità, ma anche un simbolo tangibile di quanto il messaggio di pace sia condiviso e accolto da tante persone.
Gli scout rivestono un ruolo centrale in questa tradizione, poiché sono loro a diffondere la Luce in ogni angolo della nostra nazione. Questo è uno dei momenti più significativi dell’anno, poiché permette agli scout di trasmettere un messaggio di speranza in modo concreto.
Ogni anno, le stazioni ferroviarie diventano luoghi di ritrovo dove la luce si moltiplica, portando con sé il messaggio di pace in tutta Italia.
«Per noi scout, questa è una tradizione che va oltre la semplice consegna di una luce», spiega Marino Piazzalonga. «È un simbolo che viene da Betlemme, dalla culla della pace, e che ci unisce in un impegno di fraternità e solidarietà. Ogni anno, vedere la luce arrivare e sapere che quella piccola fiamma ha attraversato tutta Italia, passando da tante mani, ci riempie di orgoglio e speranza».
La Luce di Betlemme non è solo un simbolo religioso, ma un messaggio universale di speranza.
Questa tradizione è un’occasione per ricordarci che, anche nei tempi più bui, una piccola fiamma può fare la differenza.
La Luce di Betlemme continua a brillare, moltiplicandosi in ogni cuore che la accoglie, e portando con sé un messaggio che non ha confini: la pace è possibile, basta accenderla.
L’iniziativa nasce nel 1986 grazie a una collaborazione tra la televisione austriaca “Luce della Notte“ e gli scout austriaci, che inviarono un bambino in Terra Santa per prelevare la luce che arde ininterrottamente nella Basilica della Natività di Betlemme da circa 800 anni.
Questo piccolo ma potente simbolo di pace è stato trasportato da Trieste verso altre città italiane ogni anno, un segno di unione tra i popoli in occasione delle festività natalizie.
Ogni anno, un bambino o una bambina austriaca è scelto per compiere questo viaggio speciale verso Betlemme, dove viene accesa una lampada dalla fiamma sacra che verrà poi portata in tutta Europa. Il viaggio della Luce di Betlemme attraversa diverse nazioni, arrivando anche in Italia, dove gli scout si incaricano di diffonderla.
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