È stato un anno di grande crescita per il Museo M9 che ha visto in totale 62mila visitatori tra l’esposizione permanente e le mostre temporanee, superando del 35% le 45 mila presenza dell’anno precedente. È il bilancio positivo illustrato dalla direttrice del Museo del ‘900 Serena Bertolucci, e da Emanuela Bassetti, Consigliere Generale di Fondazione di Venezia e Consigliere di Amministrazione di M9. Il risultato riflette il successo delle mostre monografiche ospitate al terzo piano nel corso dell’anno, dedicate ai due artisti di grande prestigio internazionale come Banksy con 25 mila visitatori e Burtynsky con oltre 15 mila presenze.Il 2024 si è chiuso inoltre con oltre 130 mila partecipanti alle attività proposte dal museo, comprensivi della parte museale e delle oltre trecento giornate di eventi che si sono tenuti nell’anno, un incremento considerevole rispetto alle 100 mila del 2023 (+30%). Inoltre, le presenze complessive stimate nel 2024 arrivano a 300 mila considerando i frequentatori di tutte le attività presenti nel Distretto e degli eventi della città che hanno coinvolto gli spazi di M9. Un risultato significativo anche a fronte del legame che il museo è riuscito a saldare con il territorio grazie al programma “Ritroviamoci in M9”che ha raggiunto oltre 200 associazioni. Il bilancio 2024 riflette dunque la crescita di M9 quale luogo di cultura nella sua più ampia accezione, come auspicato a inizio mandato da Bertolucci, che conclude con soddisfazione il suo primo anno di direzione.
Al centro del programma del 2025, dal 15 marzo al 31 agosto, aprirà la mostra “Arte Salvata. Capolavori oltre la guerra dal MuMa di Le Havre”. Per l’esposizione il Museo d’Arte Moderna André Malraux (MuMa) di Le Havre presterà per la prima volta nella storia una parte della sua collezione, la più importante per dipinti impressionisti in Francia fuori da Parigi. L’occasione si presenta nell’ambito delle celebrazioni per l’ottantesimo anniversario dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, che rase al suolo nel settembre 1944 la città di Le Havre, poi ricostruita virtuosamente attorno al suo museo. La mostra, curata da Marianne Mathieu, esperta mondiale di impressionismo e post impressionismo, e da Geraldine Lefebvre, Direttrice del MuMa, presenterà un nucleo di 52 capolavori pittorici, databili tra ‘800 e primo ‘900, miracolosamente sopravvissuti ai bombardamenti, firmati da artisti di primo piano tra i quali Renoir, Monet, Sisley, Gauguin, Dufy, Marquet, Boudin e Braque. “Identitalia – The Iconic Italian Brands” è invece la seconda mostra in programma, in calendario dal 19 settembre al 15 febbraio 2026, curata dai professori Carlo Martino e Francesco Zurlo e promossa dal Ministero del Made in Italy in collaborazione con Unioncamere. Organizzata nell’ambito delle celebrazioni per i 140 anni dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, l’esposizione riunirà cento aziende italiane con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio industriale, progettuale e materiale Made in Italy. Tra loghi storici, simboli dell’eccellenza del design italiano, memorabili slogan e caroselli, immagini pubblicitarie e prodotti che raccontano di una bellezza diffusa, le aziende condivideranno i propri archivi e segreti, mostrandosi al pubblico in una veste totalmente inedita.
Per la parte Edu, il 2025 vedrà intensificarsi le attività educative di M9, rivolte tanto alle scuole quanto alla formazione docenti, sia all’interno del Museo sia nelle classi del territorio. Oltre alle attività consolidate come la Notte al Museo, M9 Teens Fest, i Summer Camp e i Winter Camp e alla partecipazione come Regional Partner alla FIRST LEGO League, a marzo partirà il progetto Alfabeto del ’900, un ciclo di lezioni di storia dedicate alla riscoperta delle parole chiave per l’interpretazione del secolo scorso e per una migliore comprensione del tempo presente. Sarà, inoltre, un altro anno all’insegna del rafforzamento del legame con la comunità, alimentato grazie alla call Ritroviamoci in M9, che porterà la realizzazione di circa 40 progetti in collaborazione con oltre 200 associazioni del territorio. Novità assoluta sarà poi la prima edizione di Stop e-Motion Days(SeM), festival dedicato al cinema d’animazione in stop motion, organizzato dal collettivo cinematografico Quarta Parete, in collaborazione con l’Associazione Unione degli Universitari – Venezia dell’ Università Ca’ Foscari, che si terrà in M9 dal 2 al 4 maggio.
Come novità, inoltre, da marzo M9, in partnership con Scuola di Robotica e CampuStore, gestirà l’Hub territoriale Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino Alto Adige per “Dicolab. Cultura al digitale”, progetto di formazione continua e miglioramento delle competenze digitali per il patrimonio culturale, promosso dal Ministero della Cultura e realizzato dalla Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali. Tra due mesi e fino a giugno 2026, negli spazi di M9 si terranno attività formative, workshop e laboratori rivolti a operatori di musei, archivi, biblioteche, enti pubblici, aziende culturali, laureati e ricercatori, e dedicati all’esplorazione di tutte le possibili implicazioni delle trasformazioni digitali nel mondo della cultura. «Quando sono arrivata un anno fa, avevo promesso il mio massimo impegno per rendere M9 un luogo di cultura inclusivo e partecipato, un ruolo necessario per un’istituzione culturale che racconta la storia di tutti. A un anno di distanza possiamo dire di avere imboccato la strada giusta. – ha dichiarato la direttrice di M9 Serena Bertolucci – L’approccio binario che caratterizza questo Museo, fondato sul dialogo con il territorio e sul posizionamento nazionale, si consoliderà ancora quest’anno, grazie anche alle due grandi mostre previste che uniranno memoria e contemporaneità con un racconto che uscirà anche dai confini nazionali».
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