
E siamo così arrivati al terzo componente del trio infernale. Dopo i vermi e i pidocchi, i colpevoli dei peggiori comportamenti notturni, i complici di qualsiasi nefandezza e via elencando, sono loro: i denti da latte! All’eruzione dentaria sono state attribuite tutte le peggiori manifestazioni infantili. In realtà, quando spuntano i denti da latte e quelli definitivi? E chi lo sa? Nella mia trentennale pratica, ricordo Monica, nata con i due incisivi (frequenza 1 ogni 3mila nati) e Dorotea che il primo dente lo ha “messo” a 18 mesi. In mezzo a questi due estremi, tutti gli altri.
E in che sequenza spuntano? Nel caso il neonato abbia letto i manuali di pediatria, farà prima gli incisivi centrali inferiori, poi i laterali, poi… Nel caso sfortunato, invece, che il piccolo non abbia avuto modo di leggere prima la sequenza corretta, li farà ad estro, fino agli esilaranti emuli di Dracula che prima fanno i canini superiori (anche questi fanno parte del mio bagaglio professionale).
Cosa fare quando spuntano i denti da latte? Ma danno davvero tutti i disturbi di cui sono accusati? E quando bisogna cominciare a lavarli? E cosa bisogna prevenire? Eh, quante domande… Quando i denti spuntano si possono pulire, ovviamente non con spazzolino e dentifricio, ma con una garzetta. Questo non serve tanto ai bambini, quanto ai genitori per imparare una routine per quando saranno più grandi: «Ti sei lavato i denti? Vai a lavarti i denti. Lavati i denti…».
Fondamentale per la salute dei denti decidui, è evitare che il bambino si addormenti con il biberon in bocca o con il ciuccio coperto di miele. Lo zucchero presente danneggia lo smalto, causando la “carie da biberon”. Si tratta di quell’orletto nocciola alla base degli incisivi in cui, a causa dell’erosione dello smalto, viene esposta la dentina. In questo caso i denti saranno più fragili e a rischio frattura in caso di trauma banale.
E il fluoro, bisogna darlo? No, non più. Si è stabilito una volta per tutte che l’aggiunta è superflua, dato che l’acqua dell’acquedotto è fluorurata. Meglio usare un dentifricio con un po’ di fluoro quando saranno più grandicelli. In caso di familiarità per denti “fragili” (genitori che hanno spesso i denti cariati), allo spuntare dei denti permanenti, questi si possono “sigillare” con una vernice che previene la carie.
E tutto il resto? Per capire se il dente è spuntato o meno, consiglio di utilizzare uno strumento precisissimo: passate il polpastrello dell’indice sulla gengiva, se sentite il dente, questo c’è, altrimenti no. Quando i denti spuntano non fanno male. Talvolta, però, se nel suo itinerario di eruzione un dente trova un capillare, può romperlo, e in questo caso può comparire un piccolo ematoma sulle gengive. In effetti il canino può dare un po’ di fastidio perché esce in uno spazio limitato davanti dall’incisivo laterale e dietro dal primo molare. Sono sufficienti i comuni rimedi in gel.
E tutta la narrazione a carico dei denti da latte? Sfatiamo un paio di miti: lo spuntare dei denti non influisce sulla funzione intestinale – niente “cacca mastegada” – e non arrossano il sederino, niente “cacca acida”.
I denti decidui compaiono fra i sei e i diciotto mesi, un periodo di continuo cambiamento e maturazione dei bambini: imparano a muoversi, a camminare, a parlare, è ovvio che le trasformazioni siano continue e che il “ma non l’aveva mai fatto prima…” sia consequenziale. Tranquille mamme, in fondo ne devono fare solo venti…
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