Domenica 3 marzo 150 persone si sono riunite nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Goretti di Mestre per una domenica all’insegna della fraternità e dell’amicizia.
«Io non ero presente per un impedimento, ma i laici si sono arrangiati di tutto, con la supervisione di don Pierpaolo Dal Corso», afferma il parroco don Narciso Danieli, che ha partecipato all’incontro in videochiamata all’incontro.
All’evento hanno partecipato diverse famiglie, comprese quelle con bambini, coinvolgendo così anche famiglie giovani.
Nel corso della giornata, oltre al dialogo con don Giacinto Danieli sulla vita di San Pietro e alla celebrazione eucaristica, gli ospiti hanno avuto l’opportunità di interagire con la comunità Cenacolo e di poter assistere in anteprima alla proiezione del film “Venite e Vedrete”, diretto dall’associazione.
«Oltre all’approfondimento sul tema della quaresima, c’è la bellezza dell’eucaristia e dello scambio», racconta don Narciso. «Tutto questo porta a sentirsi famiglia».
La giornata è iniziata con un confronto con don Giacinto e uno sguardo alla vita di San Pietro.
Successivamente, all’interno del patronato, dopo la celebrazione eucaristica, c’è stato il pranzo. «Anche questo è stato un momento molto bello», spiega il parroco. «Abbiamo adottato il sistema “porta e offri” dove ognuno ha portato qualcosa da casa e l’ha condiviso con il resto della comunità».
Nel pomeriggio, gli ospiti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con la comunità Cenacolo, un’associazione fondata da Madre Elvira, caratterizzata dalla combinazione di preghiera e lavoro, e dedicata all’accoglienza di giovani che affrontano problematiche legate alle dipendenze.
In questa occasione le famiglie hanno avuto l’opportunità di assistere in anteprima alla proiezione del film “Venite e Vedrete” diretto dall’associazione che lega la vita di Cristo alle situazioni di alcune persone che si trovano all’interno della comunità.
Lo scopo della giornata era riallacciare i legami con le persone, cercando di riportarle in contatto tra di loro.
«È evangelizzazione anche questa», afferma don Narciso. «È un modo per lanciare ponti di condivisione».
L’esigenza è di ricollegare le persone attraverso momenti di scambio e riflessione, creando un clima di serenità che si apre all’accoglienza del Vangelo.
«C’è un’idea di parrocchia e di fede che ha bisogno di cose grandi per coinvolgere nuove persone», conclude il parroco. «Ma alla fine bastano piccoli momenti come questo. Io ringrazio il Signore perché c’è tanta buona gente».
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