I battesimi e i matrimoni dei rumeni greco-cattolici? Si preparano a Mestre durante l’anno e si celebrano in Romania d’estate. La comunità greco-cattolica, che durante l’anno raccoglie ogni domenica per la liturgia un’ottantina di persone nella chiesa di San Rocco a Mestre, è un presidio per la continuità della tradizione e dell’identità delle persone.
Lo sottolinea padre Basilio Barbolovici, decano dei Romeni greco-cattolici del Triveneto. «A Mestre i fedeli sono principalmente di origine rumena», spiega padre Basilio. «Pertanto la celebrazione della messa e tutte le altre funzioni religiose avvengono nella loro lingua madre in modo da poter mantenere viva l’identità dei partecipanti».
La comunità di Mestre, che si riunisce nella chiesa di San Rocco, vede la partecipazione attiva di circa 80 persone ogni domenica ed è anche il luogo in cui le persone e le famiglie si incontrano,ravvivando i legami umani.
«Durante l’estate – prosegue padre Barbolovici – molti rumeni tornano a casa nei mesi di luglio e agosto, motivo per cui le principali iniziative pastorali si concentrano a giugno. Nell’ambito della formazione si organizzano battesimi e si fa la preparazione ai matrimoni che poi vengono celebrati in Romania».
A partire dai primi di settembre, la comunità riprende con le attività, iniziando con la catechesi dei bambini e preparandosi per la festa di San Nicola, una delle celebrazioni più importanti per i greco-cattolici.
«Tra le varie attività viene inoltre organizzato un corso di lingua rumena per bambini per evitare la perdita dell’identità culturale», aggiunge il decano. «Se rinunci alla tua storia, rinunci alla tua identità».
«Nasciamo come Chiesa romena unita con Roma», racconta padre Basilio. «La nostra presenza è significativa in Transilvania e Ucraina, contando quasi un milione di fedeli solo in Transilvania. Questo concilio ha deciso di unirsi con Roma, rispettando ogni Chiesa nella sua specificità».
Dal 2002, la comunità greco-cattolica orientale ha iniziato a radicarsi anche in Italia, creando comunità a Venezia, Udine, Pordenone, Vicenza e in altre località. Questi centri permettono ai fedeli sparsi nel territorio di vivere la loro fede e mantenere le tradizioni.
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